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Roma

Gratta e vinci Atac

Invece di provare a vincere “turista per sempre” uno dovrebbe entrare all’Atac. Così si prende lo stipendio e ha tutto il tempo di farsi i cazzi propri. Ebbene sì, alla faccia del 41% di disoccupazione giovanile, delle migliaia di imprese che giorno dopo giorno chiudono in tutta Italia, a Roma è possibile guadagnare standosene tranquillamente a casa.

L’Agenzia per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune di Roma, da cui deriva l’acronimo ATAC, ti da la possibilità di essere retribuito senza effettivamente compiere il proprio lavoro. Sembra quasi una barzelletta ma, invece, è l’ultima delle numerose e “simpatiche” notizie che ha coinvolto l’azienda responsabile del trasporto collettivo della capitale. All’incirca 1500 dipendenti quotidianamente non vanno a lavorare perché ufficialmente malati. Una pila di certificati medici che ormai soffoca le povere scrivanie degli uffici amministrativi della società. Sembra quasi che si aggiri un uccello del malaugurio sulle strade capitoline. 

Alla fine, quasi come fossimo tra i banchi di scuola, c’è solo una cosa che conta: la giustificazione. Tutti questi documenti che accertano malattie, influenze, raffreddori, assistenze e permessi vari, danno la possibilità di aggirare il principale incubo che spaventa la mente di queste persone: il lavoro. Non usufruire di tali agevolazioni sarebbe da stupidi. Nell’era dei tirocini non retribuiti, degli stage non pagati, del lavoro gratuito o sottopagato, dello sfruttamento e degli abusi, c’è chi ha la possibilità di starsene a casa perché “liberato” dall’obbligo di lavorare.

Una riduzione del personale operativo pari al 15% dei dipendenti dell’impresa, tutti pagati. Autisti inabilitati alla guida o che, poveri loro, non hanno un mezzo da guidare perché in stato riparazione; addetti all’amministrazione, operai e macchinisti, tutti a riposo pagato. Visite mediche che, a seguito del trasferimento di competenza ed esecuzione da un’azienda pubblica ospedaliera, l’ospedale San Giovanni, ad un’azienda privata per ragioni di efficienza economica, registrano un aumento pari a dieci volte del numero di persone ritenute inidonee alla mansione di autista e che, pertanto, necessitano di un posto nell’amministrazione dell’azienda. Nuove assunzioni in concomitanza dei necessari permessi che portano, sistematicamente, una percentuale non irrisoria di autisti a non lavorare ma ad essere regolarmente retribuiti. Il tutto è regolarmente previsto da contratto.

 

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