Di Marcello Rubini – Dopo il teatrino del giovedì, abbiamo assistito allo stesso spettacolo anche venerdì. Marino ha tirato la giacchetta al premier Matteo Renzi, e quello gli ha dovuto dare i soldi per tappare i buchi della Capitale. Però la sensazione è che Roma sia commissariata. Fa un po’ ridere la situazione. Matteo Renzi ripete spesso: da sindaco di Firenze voglio fare il sindaco d’Italia. Ebbene, Renzi ora può fare il sindaco di Roma, capitale d’Italia. Perché il neo premier ha detto al primo cittadino (naturalizzato) romano: sta volta passi, ma ora fai come ti dico io. L’immagine più bella, la più evocativa, è quella della prima pagina di La Padania in cui: Marino è tra Delrio e Renzi con sotto la scritta “il mantenuto”. Insomma dopo i piagnistei arrivano al Campidoglio i 570 milioni di euro. Presi i soldi, si passa ai ringraziamenti: “Voglio esprimere, a nome di tutti i romani, la profonda gratitudine della città nei confronti del presidente del Consiglio Matteo Renzi, del sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio, e di tutti i tecnici di Palazzo Chigi, del Ministero del Tesoro e del Campidoglio che in queste ore hanno lavorato incessantemente per la stesura del decreto che consente il rilancio operoso dell’economia della Capitale”. E ancora: “Grazie a questo lavoro Roma non ottiene nuovi finanziamenti dallo Stato, ma norme per condurre quel processo di risanamento amministrativo che questa Giunta desidera, e che ha avviato sin dal giugno 2013”. Poi la promessa (che registriamo): “Roma non vuole più spendere soldi che non ha, ma utilizzare solo risorse certe”. E ancora ringraziamenti: “Voglio ringraziare soprattutto il mio partito, tutta la maggioranza che mi sostiene con determinazione in Assemblea capitolina, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e, ancora, tutte le realtà sociali e produttive e i moltissimi cittadini che in queste ore mi hanno fatto sentire il loro forte sostegno”.
Con il Premier Renzi quindi solo “toni severi” perche’ “questo decreto doveva avere un percorso in Parlamento che doveva concludersi entro 60 giorni ma e’ rimasto 42 giorni in commissione Bilancio del Senato”. Quindi Marino aggiunge: “ho semplicemente espresso il disagio che dovevo esprimere come sindaco della Capitale d’Italia”.
Nuove proposte shock di Marino!
Ma le follie di Marino non finiscono qui. Ecco dunque nuove proposte shock: come i tornelli per i dipendenti e le maglie “Amo Roma” per i dirigenti. “Il vice sindaco Nieri ha già dato immediata disposizione di mettere i tornelli in tutti i luoghi dove ci sono i dipendenti del Comune, così le situazioni imbarazzanti filmate dalle Iene non si verificheranno più. Ci saranno i tornelli”. “Questo azzererà dei fenomeni che io però continuo a ritenere marginali. In questi mesi ho conosciuto migliaia di persone che dal mattino alla sera quando c’è un’urgenza lavorano seriamente. È chiaro che poi ci vuole anche un rinnovato senso di orgoglio e appartenenza da parte di tutti i dirigenti: propongo che almeno una volta al mese vengano con un maglione o una maglietta con scritto ‘Amo il Comune di Roma’ e queste magliette le venderemo, ma proibiremo l’acquisto ai leghisti e al M5S”.
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