Di Marcello Rubini – Non so se i cittadini di Roma si sono resi conto delle ultime castronerie del nostro amatissimo sindaco (in caso ve le siate perse date un occhiata qui), il Campidoglio è diventato un cabaret di quarto ordine e la città un circo decadente. Tra le più grosse e le più recenti dichiarazioni di Marino c’è quella che riguarda le targhe alterne. Il sindaco ha detto che ce le invidiano anche Parigi… Mah.
Ieri abbiamo vissuto un’altra domenica in cui si dovevano rispettare le fasce verdi a causa degli alti livelli di smog. Inutile dire che c’è stata una grande confusione, perché queste benedette fasce non sono mai fisse.
Tutto a vantaggio dei vigili urbani che erano pronti con la paletta e l’occhio sull’orologio per fermare gli sfortunati automobilisti. E proprio nell’Urbe sta avvenendo qualcosa di scandaloso.
I vigili incitano a usare i social network per segnalare gli automobilisti “fuorilegge” e altre problematiche cittadine. Bene, anzi male perché questo meccanismo malefico avviene tutto pubblicamente e ha innescato un sistema di ripicche tra i denunciati e i delatori.
La piazza virtuale più utilizzata per le delazioni è quella di twitter, qui la polizia municipale risponde addirittura con “grazie della segnalazione”. D’accordo, la segnalazione è uno strumento importante, ma non basterebbe una semplice chiamata, privata, come si fa da anni?