Lo hanno chiamato il “Ninja della metropolitana”, non solo perché è giapponese ma anche per un’abilità innata: la mano leggera e veloce. Era una sorta di leggenda e gli habitué della metropolitana conoscevano bene la sua fama di ladro scaltro e astuto e lo temevano. Sui mezzi pubblici era implacabile e non si sa per certo il numero delle sue vittime. Questa volta, però, la mano veloce del Ninja non ha trovato il caldo cuoio dei portafogli ma il freddo acciaio delle manette.
Si tratta di uomo, un 35enne, cittadino giapponese che agiva insieme a una banda di cinque cittadini romeni. Le forze dell’ordine lo hanno acciuffato in via del Tritone, a bordo del bus 492, subito dopo aver sfilato il portafogli dalla borsa di una turista italiana.
La tattica era sempre la stessa. Il Ninja si fingeva un normale turista giapponese e, con la scusa di chiedere delle informazioni, distraeva la vittima. Per l’ultimo colpo aveva scelto la 36enne italiana, come obiettivo facile. Ma non agiva da solo, infatti sono intervenuti anche i suoi complici, cinque cittadini romeni di età tra i 24 e i 56 anni, che lo hanno aiutato a sfilare il portafogli dalla borsa della donna.
Ma proprio quando tutto sembrava portato a termine è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina, impegnata nei quotidiani servizi antiborseggio, che li ha subito bloccati.
Tutta la gang, dopo l’arresto, è stata accompagnata in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. In attesa del rito direttissimo, dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. Il portafogli con i soldi recuperato dai Carabinieri è stato riconsegnato alla 36enne.
Il Ninja era una vecchia conoscenza degli uomini dell’Arma, infatti lo avevano già pizzicato il gennaio scorso. Era stato colto in fragrante dai Carabinieri a bordo di un treno della linea “A”, all’altezza della fermata “Barberini”.