Di Bruno Cortona – Ormai l’abbiamo capito, l’homo sapiens ha fallito. Pensavamo di aver già visto qualsiasi cosa, e invece per l’ennesima volta l’umanità ci sconvolge. Iniziata qualche mese fa, la moda dei “selfie” aveva contagiato un po’ tutti, tipo lo “gnam gnam style”. Addirittura Obama era tra gli appassionati di questa “auto-foto”, e agli Oscar è diventata storia la foto che la brava conduttrice Ellen DeGeneres si era auto-scattata con le più grandi star di hollywood. Insomma, di selfie ne siamo pieni fino ai capelli. Ma non basta, perchè al giorno d’oggi si continua a dover stupire a tutti costi, e una semplice foto scattata da sola non basta, bisogna andare oltre. Tutto nasce a Taiwan e in Giappone, poi si sposta in Gran Bretagna, se prima l’oltremanica offriva al mondo il pallone, i Beatles e William Turner, adesso l’isola della regina è una nazione di pionieri dei sex selfie (addirittura il 71% degli uomini britannici intervistati ed il 69 % delle donne hanno affermato di aver scattato almeno un sexselfie, contro il 60% delle persone al livello globale). Una moda che è nata tra i ragazzi ma sempre più si sta diffondendo anche nel mondo adulto. Addirittura i più giovani e intrepidi postano le foto di sesso sui social network, quasi ad annullare qualsiasi intimità.
Forse si può dire che l’ultimo tassello è caduto, l’ultimo tassello dell’individualità, della riservatezza, della propria dimensione, della personalità. Già con i famosi siti internet dove le coppie fanno l’amore davanti ad altri che guardano e pagano perchè i due amanti vadano avanti era una bell’inizio, adesso siamo al capolinea. Dopo oggi possiamo dire che nessun momento della giornata e della vita di qualcuno sta più rimanendo personale, le foto in bagno ormai si vedono da anni. Si filma tutto, si fotografa tutto, si svela tutto. E la cosa più brutta è che in questo modo si annulla cioè che distingue l’uomo dall’animale, il raccontare, la parola, in altri termini: la fantasia.
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