Di Elisabetta Oleari – Aveva ragione Dan Brown, nelle sue astruse teorie de Il codice Da Vinci. Ancora non si sa se la moglie di Gesù era, come diceva lo scrittore americano, la Maddalena ma ora la certezza c’è: il figlio di Dio ha detto agli apostoli: “Mia moglie sarà in grado di essere mia discepola”. Una rivelazione shock, dopo tutte le smentite dei vari teologi e sacerdoti sul famoso “Vangelo della moglie di Gesù”. La certezza arriva da test condotti da tre delle università più importanti al mondo: Columbia, Mit e Harvard. I ricercatori dei laboratori dei tre prestigiosi atenei hanno infatti rivelato che il piccolo frammento di papiro che riporta un brano in lingua copta nel quale Gesù parla della moglie non è un falso moderno. Due anni fa la scoperta del frammento da parte della Harvard Divinity School fece molto scalpore, i credenti di tutto il mondo insorsero tra scetticismo e polemiche teologiche. Gli scienziati hanno analizzato l’inchiostro e il papiro e hanno datato il documento tra quarto e ottavo secolo dopo Cristo. Anche di fronte all’evidenza c’è ancora chi cerca di salvare il salvabile, come ad esempio Karen King, storica della teologia che ha scoperto il papiro: “Non è la dimostrazione che Gesù ha avuto moglie, ma solo che tra i primi cristiani c’erano discussioni attive su celibato, sesso, matrimonio e discepolanza”. Il Vaticano ancora non si è espresso, ma nel 2012 aveva catalogato il frammento come “falso” in un batter d’occhio. Anche perchè accettare la realtà creerebbe molti problemi, sia storiografici, perchè da sempre Gesù per i cattolici è stato sposato alla Chiesa, sia pastorale, perchè riaprirebbe la questione del matrimonio dei sacerdoti e della negazione del sacerdozio femminile.