Di René Bolloré – E’ arrivata. Dopo il grande successo della sigaretta elettronica, arriva la prima canna elettronica. Si chiama “e-njoint”, viene dall’Olanda, e costa 9 euro. Il prodotto ha già raccolto un discreto successo, nei Paesi Bassi sta già impazzando tra i frequentatori di party, club e bar. Per ora ne vengono prodotte 10 mila al giorno, distribuite in tutti i tabacchi e negozi del settore dell’Olanda. La prima canna elettronica funziona allo stesso modo delle sigarette ed è monouso e contiene cannabis liquida.
La società che la produce sottolinea che, per ora “è del tutto innocua. L’Olanda è nota nel mondo per la sua posizione tollerante e liberale nei confronti delle droghe leggere, e l’introduzione di questo nuovo prodotto è un messaggio chiaro”, ha detto Menno Contant, il boss di e-njoint. La prima versione dell’ e-njoint, infatti, non contiene Thc, né tabacco né nicotina e sarebbe, dunque, del tutto innocua.
“È stato sviluppato, prodotto e venduto alla velocità della luce – ha proseguito Contant – tutti dovrebbero essere contenti, perché quello che stiamo facendo non è un crimine”. L'”inventore” ha anche inserito dettagli divertenti: ad ogni tiro, sulla parte esterna, s’illumina una foglia di canapa e chi la fuma, può scegliere tra sei sapori fruttati.
Presto arriveranno sul mercato joint elettronici veri e propri: i consumatori potranno riempire il vaporizzatore con un proprio concentrato di cannabis liquida. Il produttore olandese è inoltre in contatto con la nota azienda israeliana Tikun Olam (che coltiva cannabis terapeutica nelle proprie piantagioni per garantire agli ospedali del Paese la fornitura necessaria), affinché l’e-njoint possa diventare anche un prodotto curativo per placare, ad esempio, la sofferenza di un malato terminale.
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