Ci sono dei ritardi nella legalizzazione della marijuana in Uruguay, che era stata auspicata dal premier Jose’ Mujica. Il temporeggiamento è dovuto al fatto che il presidente uruguaiano ha paura che questa apertura potrebbe aumentare il mercato nero, piuttosto che arginarlo. E’ stato propio Mujica a parlare, in un’intervista all’Afp, di “difficoltà pratiche” spiegando che la marijuana potrebbe finire sul mercato illegale se si corresse con l’attuazione della legge.
Secondo il disegno di legge le vendite di marijuana dovrebbero avvenire nelle farmacie statali autorizzate. Il prezzo di vendita della cannabis sarebbe al di sotto di un dollaro al grammo, per un massimo di 40 grammi al mese. Le Nazioni Unite hanno criticato la legge, sostenendo che rappresenta un pericolo per la salute. L’Uruguay e’ diventato il primo paese a legalizzare la coltivazione, la vendita e il consumo di cannabis. Il disegno di legge prevede che ogni famiglia può coltivare fino a sei piante di cannabis, e che la marijuana potrà essere consumata negli stessi luoghi come il tabacco. Il governo spera che questo provvedimento aiutare a combattere i cartelli della droga. Ora la vendita legale di cannabis, che sarebbe dovuta iniziare già nel mese di novembre, in Uruguay sarà ritardata fino al prossimo anno.
A Berkeley (California) Marijuana gratis per i poveri
A Berkeley, cittadina californiana situata a pochi chilometri da San Francisco, la marijuana sarà data gratis ai poveri per scopi medici. Lo ha deciso all’unanimita’ il consiglio comunale della citta’. Secondo il decreto, i dispensari di cannabis – ammessi nello Stato a scopo terapeutico – sono tenuti a metterne a disposizione almeno il 2% alle persone a basso reddito.
“E’ una questione di equità. Anche chi non ha mezzi deve potere avere accesso a tutti i farmaci necessari per curarsi”, ha dichiarato ai media un membro del Consiglio. Sempre negli Stati Uniti, in Colorado dove la marijuana e’ stata legalizzata anche per uso ricreativo, uno studio del Department of Revenue statale ha stimati che la domanda per quest’anno arriverà fino a 130 tonnellate di cannabis.