Di Marcello Rubini – In questi giorni torniamo dalle vacanze e Roma appare la città di sempre. Segue il suo il leggero, sottile e costante peggioramento. Ora la troviamo ancora un po’ mezza svuotata, e questo ce la rende un po’ più sopportabile. Ce poco traffico, e ci sono tanti parcheggi vuoti. Ma tra qualche giorno torneremo a smadonnare (pardon!) per le strade intasate e per tutti gli imbecilli che parcheggeranno le loro macchine in terza fila, facendoci perdere del tempo prezioso.
Non è cambiata neanche la politica della città. Le promesse degli amministratori, specialmente quelle del sindaco Ignazio Marino, volano via e non si tramutano in fatti. Per quanto riguarda le pedonalizzazioni, è vero: noi comuni mortali non possiamo passare con mezzi motorizzati per il Tritone o per via dei Fori Imperiali, ma state certi che qualcuno che si sente superiore della legge lo fa e continuerà a farlo.
La lotta all’abusivismo è un’utopia. E mentre alcuni di voi si staranno scervellando per aprire un’attività, parlando con commercialisti o con il Comune per i vari permessi e certificati, tantissimi altri riescono a vendere ogni giorno bibite e cianfrusaglie illegalmente nei posti più affollati dai turisti, quindi i luoghi economicamente più redditizi in assoluto. E se pensate che aprire un negozio in centro sia di questi tempi impossibile, allora ammirate le boutique di borse contraffatte lungo Via del Corso e in altre zone del centro.
L’allarme sicurezza è alle stelle. Mai Roma è stata così pericolosa. Se siete di sesso maschile, giovani e forti, allora non è per voi più di tanto un problema. Ma provate solamente a pensare per il resto della comunità (un termine desueto questo!) che cosa significhi passare per Termini alle 22e30 di un giorno qualsiasi, dove anche un parcheggiatore abusivo arriva ad alzare le mani su una donna che non gli ha dato la mancia.
E vogliamo parlare dei trasporti pubblici? Meglio un “no comment”, specialmente se siete appena tornati da posti civili come Londra, Parigi o Madrid.
Bene questo è un po’ il quadro in generale della situazione. Davanti agli amministratori incapaci, di qualunque colore politico siano, che cosa possiamo fare? Possiamo cercare di stare attenti noi, di riappropriarci del senso civico andato perduto. Dobbiamo cercare di farlo tornare di moda.