Uno dei simboli degli sprechi romani di questi anni è stato senz’altro il Bike Sharing, vero e proprio monumento allo spreco, al degrado, all’abbandono e alla situazione di civiltà di Roma. Ormai è appurato, a Roma il bike sharing è fallito. Partì nel 2008 con Veltroni, a parte i mesi iniziali in cui sembrava quasi ingranare, il noleggio condiviso di biciclette che funziona (e bene) nelle grandi capitali europee, qui non è mai decollato.
Controlli minimi, furti e atti vandalici continui, stazioni diventate in pochi mesi parcheggi per scooter. Roma però adesso ha deciso, si darà una seconda possibilità.
“Uno dei nostri obiettivi è la rivitalizzazione del bike-sharing” ha spiegato l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Guido Improta, a margine della presentazione della Settimana della Mobilità. E infatti il 6 ottobre scadrà il bando per le prime sei stazioni a pedalata assistita nel Municipio I.
Già, non solo un nuovo servizio ma anche una nuova tecnologia. Questa volta non ci saranno biciclette normali, 120 in totale da affittare nel centro storico, saranno addirittura a pedalata assistita. Dovrebbero arrivare tra gennaio e febbraio 2015. Le offerte per la fornitura del servizio riguarderanno i mezzi, le ciclostazioni, (piazzale Flaminio, piazza Cavour, piazza Venezia, piazza dell’Oro, piazza Barberini, piazza San Silvestro), il software per l’iscrizione al servizio e la gestione dei clienti. Il tutto per un periodo di 18 mesi.
Cambierà qualcosa? Staremo a vedere, sicuramente 120 biciclette sono un numero ridicolo. Speriamo che almeno funzionino.