La notizia finalmente è arrivata. Giulio Brusadelli, il 34enne romano che era stato arrestato a Cuba e poi internato in un ospedale psichiatrico dopo essere stato trovato in possesso di una modesta quantità di marijuana, è stato liberato. I genitori di Giulio lo hanno comunicato in un sms al senatore Luigi Manconi, presidente dell’associazione “A buon diritto”. Sempre a lui si erano rivolti nella lettera-appello in cui, a fine agosto, denunciavano le precarie condizioni di salute di Giulio, che da vent’anni soffre di una sindrome bipolare maniaco-depressiva, e aveva reagito malissimo al carcere, cadendo in uno stato catatonico e di prostrazione totale.
Lo scorso 3 marzo la polizia cubana aveva trovato Giulio con 3,5 grammi di marijuana in tasca, l’equivalente di una decina di spinelli. Imprigionato nel carcere Aguadores di Santiago, il giovane era poi stato trasferito nell’ospedale psichiatrico Juan Bruno Zayas dopo aver tentato “un gesto inconsulto”. I genitori, terrorizzati, hanno intensificato i loro sforzi, e con l’aiuto di una serie di persone – dal senatore Manconi al personale dell’ambasciata italiana a Cuba – sono riuscititi a convincere L’Avana a un gesto di clemenza. Perché Giulio, ormai è chiaro, era davvero a un passo dalla morte.
I pericoli non sono ancora scampati, come racconta papà Paolo: “Giulio sta ancora molto male. Non ha più detto una parola. Non ha reazioni, è completamente assente, è ancora sotto shock”. Ora la famiglia si trova in un hotel di Santiago. Il prossimo passo sarà raggiungere L’Avana, dove Giulio dovrà ottenere tutti i documenti necessari per tornare in Italia. “Stanotte il capo della prigione, insieme a due assistenti, è venuto nell’ospedale psichiatrico a dirci che nostro figlio non era più sotto la giurisdizione della polizia penitenziaria. Ora il suo caso è passato all’ufficio dell’immigrazione. I militari che lo piantonavano sono andati via. La situazione è ancora molto difficile, ma finalmente si intravede una luce in fondo al tunnel. Per merito – sottolinea il signor Brusadelli – di tutte le persone che si sono fatte in quattro per aiutarci”.
Paolo ci tiene a nominarle tutte, “perché senza il loro aiuto forse a quest’ora nostro figlio non ci sarebbe più”. “Innanzitutto il senatore Manconi, che si è speso in tutti i sensi per aiutarci, sia a livello politico che governativo. Ringraziamo i nostri avvocati, Grazia Volo e Luigi Fischetti, e le persone dell’Ambasciata, da cui abbiamo ricevuto un grande supporto, sia pratico che morale. Voglio dire grazie anche alle autorità cubane per aver avuto un moto di clemenza nei confronti di una persona che davvero ha bisogno di aiuto”.
“Alle 3.40 di questa mattina ho ricevuto il messaggio che tutti ci auguravamo”, racconta Manconi. “Era firmato Patrizia e Paolo Brusadelli: ‘ Giulio è libero. Ce lo hanno affidato alle 19. Grazie infinite, a domattina”. Ora l’unico pensiero della famiglia è acquistare i biglietti per riportare Giulio a casa e poterlo curare nel migliore del modi.