Di Francesco Grispigni – Ignazio Marino, si sorprese anche lui quando al ballottaggio contro Alemanno, nel giugno del 2013, vinse con il 63,93% dei voti staccando il rivale di ben 27 punti. I romani in quel caso più che un voto elettorale fecero un voto eliminatorio, votare il nuovo per non ripetere il vecchio. Forse anche se avessero candidato Flavia Vento avrebbe vinto comunque. E invece, dopo poco più di un anno, ne è passata di acqua sotto i ponti (sopra i tombini otturati) e un sondaggio di ottobre (peraltro dello stesso Partito Democratico) ha rivelato che solo 2 romani su 10 rivoterebbero Ignazio Marino, il genovese chirurgo di fama mondiale, che lasciò l’America non senza polemiche, e che verrà ricordato come il peggior sindaco della storia di Roma. Così tante cazzate in un anno è difficile farle.
10. Il Circo Massimo regalato
Il 22 giugno Mick Jagger e compagni vennero a conquistare Roma con un concerto-evento al Circo Massimo. Traffico in tilt, gente impazzita, fan ammucchiati in ogni angolo. Disagio dappertutto e una città bloccata per tre giorni. Un incasso record di 6,5 milioni di euro con il sold out da molti mesi prima. Marino per l’affitto del Circo Massimo ha chiesto alla band inglese 7.934 euro, più o meno la cifra con cui si affitta un locale per una festa di 18 anni.
9. Le multe non pagate
Sarà stato l’hacker, una dimenticanza o la moglie del sindaco un po’ sbadata? Qualunque sia il problema un sindaco di una città, soprattutto se in bilico, non può permettersi di incappare in un errore del genere. Se prima la sua popolarità era al minimo, adesso non lo voterebbero neanche le buche.
8. La Panda al Senato
Fiat Panda versione Ignazio Marino, comoda, compatta e parcheggiabile al Senato della Repubblica (per più di un anno). Fino a quando un parlamentare nemico non fa notare al prefetto che non c’è alcun motivo che quella Panda stia ancora lì. Una mossa furba quella del senatore Augello, mossa stupida sempre della stessa persona: Ignazio Marino.
7. Le tasse sugli asili
Il terzo figlio non paga l’asilo, lo iscrivi e bum, magicamente lo deve pagare. Le Iene l’hanno intercettato e lui ha fatto il vago. Non esiste al mondo una legge comunale che impone ai cittadini una tassa dopo aver stretto un contratto, e infatti i giudici hanno dichiarato illegittime le imposte e sancito la vittoria del “movimento dei passeggini”. Una batosta colossale!
6. Attratto dalle droghe
Pochi giorni dopo la cazzata del “regalo” ai Rolling Stones del Circo Massimo, Marino ne fa un’altra. Alla trasmissione “Un giorno da pecora” su Radio2 senza motivo inizia a vaneggiare: “Guardando i Rolling Stones mi hanno fatto impressione, sono attratto dalle droghe anche se non le ho mai usate. Ho visto il batterista suonare con un’energia incredibile ai 75 anni, così diventa difficile dire ai figli che non devono drogarsi”. Figura di merda mondiale, scuse immediate e appello all’ “umorismo”.
5. I tombini
Parte della campagna elettorale di Marino era incentrata sulla soluzione al problema dei tombini otturati (pensate che campagna!). “Risolveremo il problema dei tombini! Quando a Roma pioverà non si formeranno più i laghi”. Dopo quasi un anno e mezzo di governo i tombini stanno ancora lì, otturati, e anche quando fanno due gocce i laghi sono sempre gli stessi. #Marinosturailtombino
4. Il tridente chiuso al traffico
Era da vent’anni che c’era il progetto, ma mai nessuno lo aveva realizzato perchè i problemi che ne sarebbero derivati li conoscevano tutti. Non gli bastava aver chiuso i Fori Impieriali, unica strada di collegamento tra il centro e Roma Sud, di traffico ce n’era poco. Quindi Marino ha deciso anche di chiudere anche il famoso tridente, e non solo alle macchine, ma anche ai motorini. Commercianti, lavoratori, fattorini, postini, si sono rivoltati tutti, tranne i turisti che però, purtroppo per lui, non votano.
3. Le strisce blu
Mentre i romani stavano in vacanza al mare, tac. Cinquanta centesimi in più ogni ora di parcheggio sulle strisce blu, abolito l’abbonamento giornaliero da 4 euro. Praticamente per un cittadino medio, ogni giorno c’è un aumento di 18 euro e 50 per il parcheggio. Non servono parole, bastano i numeri.
2. I tornelli in comune
A febbraio il sindaco annuncia: “Tornelli in comune così nessuno fa più come gli pare”, dopo un servizio delle Iene che denunciava l’assenteismo in comune. Sono passati 10 mesi e dei tornelli nessuna traccia, in comune fanno ancora come gli pare. E come se non bastasse oltre ai 26mila dipendenti del comune Marino ha aggiunto 5 milioni di contratti esterni, per fare cosa poi?
1. Le periferie
Per Marino Roma è dove abita lui, esiste solo il centro storico. Tor Sapienza, Infernetto e Settebagni fanno parte di un’altra città. Anche il Pigneto. L’allarme degrado è alto e il sindaco, per ora, non ha fatto assolutamente nulla per risolverlo. Nessun investimento, nessun’ordinanza, poche dichiarazioni. Anzi no, una dichiarazione l’ha fatta: “E’ colpa di Alemanno”. Complimenti.