Roma-Barcellona, Roma-Real Madrid, o magari Roma-Chelsea. Insomma, una sfida stellare, di fronte ad una big d’Europa, e anche le big europee farebbero la fila per giocare in una location unica al mondo, il Colosseo. Ecco l’idea del presidente della Roma, James Pallotta, per uno spettacolo che avrebbe portata planetaria. Uno spettacolo che ovviamente sarebbe a pagamento: “Faremo una pay-per-view, 25 dollari in tutto il mondo – spiega il presidente giallorosso, in una intervista alla CNN -. Potremmo avere 300 milioni di persone che vogliono guardare da tutto il mondo una partita nel Colosseo che non rivedranno mai più”. Tutto l’incasso, poi, sarebbe usato per progetti benefici nella Capitale. “Prendiamo quei soldi, che potrebbero essere miliardi di dollari, e poi istituiamo una fondazione a Roma per restaurare i monumenti ancora più velocemente e per usare il resto in iniziative a favore delle aree urbane degradate”.
Ancora non si sa quanto l’idea dell’istrionico presidente giallorosso sia fattibile, però la recente ipotesi di ricostruire l’arena dei gladiatori la rende ipoteticamente più praticabile. L’idea era del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, ed era per restituire ai visitatori dell’Anfiteatro Flavio lo stesso scenario visibile fino a poco più di un secolo fa. Il ministro chiedeva “un po’ di coraggio”, e Pallotta ha subito risposto. Il progetto c’è, se il Colosseo non fosse possibile, si potrebbe optare per il Circo Massimo. Prima del Colosseo, Pallotta però dovrà concentrarsi sul nuovo stadio da costruire a Tor di Valle. Dell’avanzamento dei lavori parlerà sabato in Campidoglio col sindaco Marino, mentre giovedì volerà a Ginevra assieme all’ad Zanzi e al dg Baldissoni per incontrare l’Uefa e discutere di fair play finanziario e sostenibilità dei conti di Trigoria.