Di Lorelai Gilmore – Le mamme su Facebook, una delle tante categorie umane spuntate dopo l’avvento dei social network. Sui social ci stanno i single disperati, le coppie insopportabili, i pervertiti, quelli che fotografano tutto, e poi: le mamme su Facebook. Un nome che va pronunciato nello stesso tono con cui la zingara diceva “La luna nera” nel programma degli anni ’90. Le mamme su Facebook.
Un’essenza, un’entità, qualcosa di astratto e di non definibile, sono le mamme social. E ce ne sono di tutti i tipi. C’è quella che non capisce neanche come si mette la foto profilo, e si fa Facebook solo per vedere com’è fatto, ma poi non regge il colpo perché è fuori dai suoi canoni, e resta per sempre con 30 amici, di cui 15 parenti e 15 del liceo, ma nessuno figlio, perché nessuno dei 4 figli l’ha accettata.
C’è anche quella scatenata, che usa Facebook più dei figli. E’ la mamma giovanile, quella amica anche nella vita, soprattutto mamme di ragazze, che commentano tutto, pubblicano foto imbarazzanti delle figlie da piccole mentre fanno pipì nel vasino, aggiungono le amiche e gli ex delle figlie, e si mettono a commentare qualsiasi foto con un “che carini”. Se belle, spesso sono anche le più seguite dagli amici delle figlie, che sognano un approccio social con una “milf”.
C’è anche quella che posta solo foto squallidissime con frasi banali tipo la foto di un pony su sfondo rosa con la scritta “Quando andavo sui pony il mondo era più rosa”. Quella che ha la foto dei figli come immagine di copertina. C’è anche quella che gioca tutto il giorno a Candy Crush o Farm e manda continuamente inviti a tutti gli amici dei figli che hanno su Facebook. Non manca neanche quella che si sente Elisabetta Canalis e posta solo foto in palestra, o quella impegnata politicamente che mette stati che manco negli anni ’70. La tifosa, che si fa solo selfie allo stadio, o la fissata coi cani, che posta foto solo dal parchetto sotto casa.
Le mamme scatenate sui social, alla fine, vengono malamente cancellate dai figli con una serie di motivazioni sacrosante. Tipo “Mi imbarazzano gli stati suoi tuoi piedi gonfi”, oppure “Non puoi mettere quelle foto in costume”. O ancora “Non puoi scrivermi se compro il burro sulla bacheca, semmai usa l’inbox”.
Un classico messaggio potrebbe essere quello che una blogger di Elite Daily ha mandato alla madre pubblicandolo sul giornale: “Cara mamma, io ti voglio bene, davvero. Ma devo toglierti l’amicizia su Facebook. Niente di personale. Ho ancora voglia di essere tuo amica e tua figlia, ma non voglio essere una qualsiasi che puoi conoscere sui social media. Perché? Non voglio essere dura, ma tu sei fuori controllo”. E per certe mamme è anche un messaggio troppo carino.