Di Rino Quagliotti – Da giudice a giudicato, la parabola di Carlo Cracco, famoso chef italiano e giudice di Masterchef. Il cuoco veneto è stato cazziato dal comune di Amatrice per aver stravolto la ricetta dell’Amatriciana.
Il paesino si dice addirittura “sconcertato da quanto accaduto sabato sera nella trasmissione “C’è posta per te” di Canale 5 con ospite il celebre chef Carlo Cracco, il quale ha affermato che nella ricetta dell’Amatriciana ci va anche “l’aglio in camicia” (!?), da lui ritenuto un suo segreto“. Nel paesino della provincia di Rieti gli abitanti sono imbestialiti con lo chef, che in diretta televisiva ha smentito secoli di storia culinaria.
Proprio per questo il comune ha anche ribadito che “gli unici ingredienti che compongono la vera amatriciana sono guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino“. Continuando a farsi portatore unico dei segreti della ricetta. E ha voluto bacchettare lo chef con un comunicato molto duro, accusandolo anche di pubblicità occulta: “Siamo sicuri che da parte del celebre chef sia stato un “lapsus”, vista la sua storia professionale ed anche la sua capacità di stare al gioco, pubblicizzando una nota marca di patatine”.
Per poi tornare e andarci giù pesante, specificando che lo chef “abbia piena libertà di inserire “l’aglio in camicia” nel sugo da lui preparato, e siamo ancora più convinti che tale sugo potra’ anche essere buono, ma non lo si puo’ chiamare Amatriciana“. In altre parole: “Caro Cracco, puoi farlo come vuoi il sugo, ma sappi che non è Amatriciana”. E i commenti non sono stati più dolci, tra gli altri si notano un “Ma vai a vendere le patatine!”, e anche un “Cracco vai a fare il porcaro sotto la Nord di S.Siro”, fino al più secco: “Cracco coglione”.
Come reagira’ Cracco, Il giudice piu’ “stronzo” di Masterchef? Uno che non si fa parlare dietro e che ci tiene tantissimo alla sua reputazione. Chissà se risponderà, farà finta di niente, o addirittura accetterà la proposta del comune che lo invita “nei luoghi dove ha avuto origine il “primo” piatto più famoso al mondo”.
AGGIORNAMENTO
“Era soltanto una battuta, lo sappiamo tutti che l’aglio nell’amatriciana non va messo. Era soltanto una scusa per regalare un premio alla signora, nel contesto di un programma che non c’entra nulla con la cucina. Voglio precisare che non partecipavo a una gara culinaria né a ‘Master-Chef’, ero solo l’ospite di ‘C’è posta per te’! Non avevo alcuna intenzione di impartire lezioni di cucina”. Questa la risposta di Carlo Cracco dopo le critiche del comune di Amatrice (e non solo). Lo chef ha parlato a Il Messaggero scusandosi e facendo marcia indietro: “Mi scuso ma dico che i problemi veri sono altri. Sergio Pirozzi, probabilmente, ha colto l’occasione per fare un po’ di pubblicità al paese di Amatrice, il che mi fa piacere perché lo trovo molto bello”.