Di Dante Giacosa – Non è facile avere una macchina, basta un piccolissimo errore e puoi rovinare tutto. Da un adesivo sbagliato può nascere un pregiudizio che dura per anni. C’è chi lo fa con coscienza, chi invece non se ne rende conto, chi non se ne accorge e rovina tutto. Scegliere gli accessori per una macchina è importante, ma pochissime persone lo sanno fare. E quando c’è qualcuno che ignora come si concia una macchina lo capisci a 100 metri di distanza.
10. Lo scoiattolo di Cortina
Appiccicare lo scoiattolino rosso sulla targa è quanto di più trash ci possa essere. Di solito lo attacca chi a Cortina c’è andato una volta in vita sua e lo racconta da anni. Oppure quelli che vanno a Cortina sempre, solo per spiattellartelo in faccia con 10 foto al giorno – presso Cortina d’Ampezzo. Quando vedi quell’insopportabile scoiattolino rosso su quella targa prima vorresti tamponare, poi subentra quasi un senso di tenerezza e allora per curiosità ti accosti per vedere che faccia ha il parvenu che ti è davanti.
9. La mela della Apple
Nei primi anni 2000, quando la Apple era ancora alternativa, si poteva capire la volontà di voler fare gli anticonformisti con la meletta bianca sulla macchina, in quegli anni gli adesivi Apple ancora valevano qualcosa. Adesso è quanto di più convenzionale ci sia, e tra Ipod, Iphone, Ipad e Macbook ci stanno più sticker in giro che le figurine Panini. Se prima attaccarlo voleva dire “Io non uso Microsoft”, adesso è “Oh, guarda guarda anche io ho qualcosa di Apple”.
8. I vetri neri
Si può capire mettere i vetri neri a un Aston Martin DB9, o a una Lamborghini Murcielago. Ma alla Smart manco in Albania!
7. Il peluche sul cruscotto
Entri in macchina dopo aver conosciuto una ragazza, fino a quel momento andava tutto bene, lei era carina, simpatica, intelligente, interessante. La serata si era indirizzata per il verso giusto, entri nella sua Smartina e in quel momento finisce tutto: c’è una mucchetta rosa sul cruscotto, e lei invece di nasconderla ti dice anche: “tratta bene Dolly”. A quel punto apri lo sportello, esci, ringrazi e te ne vai.
6. L’adesivo dell’Aniene
25 mila euro d’iscrizione per attaccare l’adesivo blu con scritto Aniene e farlo vedere in tutta Roma? Un affare!
5. Cane a bordo
Il cartello Cane a bordo di per se non fa male a nessuno, men che meno al cane. Ma è pieno di adesivi con la stessa foto della testa del cane che esce dal vetro e il nome personalizzato tipo: “Lalla a bordo”, in quel caso anche il cane si vergogna.
4. La P di Principiante
Sappiamo che è obbligatorio per il codice della strada, ma la P di pippa chi la usa più? E soprattutto quale corpo di polizia la chiede ancora? I neopatentati moderni manco sanno cos’è e quando ne vedi una per strada gli fai la foto e la metti su Facebook.
3. I cerchi neri
Cosa passerà nel cervello a quelli che spendono i soldi per i cerchi neri, magari su una 500? Ma dove siamo, a Fast and Furious Vigna Clara Drift?
2. Arbre Magique
In ogni macchina è entrato un Arbre Magique, ma la maggior parte delle persone ha la decenza di nasconderlo in basso, così lo scopri solo quando entri in macchina. C’è ancora, e questa per alcuni è una notizia, qualcuno che lo appende allo specchietto. Una cosa che manco in Cina negli anni ’90.
1. L’adesivo dell’Argentario
La brutta copia dell’adesivo dell’Aniene. Questo adesivo del faro del Monte Argentario non costa 25 mila euro, ma ha un significato preciso: che il proprietario della macchina ha casa all’Argentario: Porto Santo Stefano, Port’Ercole, non importa, lui ce l’ha, e ne va molto fiero da tenere quello dell’estate prima per tutto l’anno. Alcuni hanno la collezione sul parabrezza, tipo Monte Argentario 2012, Monte Argentario 2013, Monte Argentario 2014.