Una gatta rapita dal giardino della vicina e poi lanciata in pasto ai pitbull. Una scena raccapricciante che è diventata realtà a Corcolle, la domenica di Pasqua. Quasi un sacrificio, come gli uomini mangiano l’agnello, i padroni volevano dare un pasto speciale ai loro pitbull per Pasqua.
Adesso la polizia sta indagando. Domenica scorsa, Emma, una micia di otto anni, che già era cieca, zoppa e incinta: stava passeggiando come al solito nel giardino della sua padrona, Natasha. È stata la stessa proprietaria della gatta ad aver raccontato la terrificante esperienza sulle pagine Facebook, subito raggiunta dalla solidarietà di molti.
Tutto è avvenuto in pochi minuti: intorno alle 18 la donna sente dal giardino urla e confusione. Un uomo, nel cortile dei vicini, tiene Emma per la coda e poi, dopo aver guardato con scherno la giovane, e detto: “E’ tua la gatta?”, ha lanciato la micia ai quattro pitbull che l’hanno dilaniata in pochi secondi. Ciò che resta della gatta è stato poi restituito, con un altro lancio, alla proprietaria che oltretutto da anni si occupa proprio di curare gli animali randagi. Tra le urla e la disperazione Natasha e la madre hanno chiamato anche la polizia, tra gli insulti e le minacce dei vicini.
Quando arriva una pattuglia, gli agenti restano a lungo nella casa dei vicini, di origine rumena. La loro versione è che la micia sia entrata da sola nel giardino. Prima di andare a denunciare formalmente l’accaduto Natasha, disperata e terrorizzata, dovrà anche certificare il decesso di Emma e farla visitare da un veterinario per accertare l’entità dei morsi ricevuti. «Ora ho paura, ma non finisce qui», promette la giovane. Intanto su Facebook è partita la campagna pro-Emma.