Di Glauco Della Porta – 22 giugno: un giorno da cerchiare in rosso, il giorno della liberazione: dopo trent’anni spariscono le bancarelle e i camion bar che assediano la parte più bella di Roma, da Piazza del Popolo al Circo Massimo, dal Tridente ai Fori Imperiali, finisce un’era per il centro della città eterna.
Tutto e’ pronto, c’e’ già il provvedimento di sfratto delle 76 postazioni giudicate “non compatibili con le esigenze di tutela del patrimonio culturale, con particolare riferimento alla necessità di assicurare il decoro dei complessi monumentali”. Settantasei postazioni in alcuni degli angoli più prestigiosi della città: accanto all’ingresso del Foro romano e in via Alessandrina, a ridosso della Colonna Traiana, a Trinità dei Monti e ai piedi della scalinata dell’Aracoeli; suddivise in 43 stalli destinati agli urtisti, 22 ai camion bar, 11 ai “posteggi isolati fissi” e “cosiddetti anomali”.
Gli urtisti verranno trasferiti, per la gran parte, su Via di San Gregorio nel tratto compreso tra via Celio Vibenna e Porta Capena. I camion bar saranno dislocati tra Lungotevere Oberdan (da piazza del Fante a Ponte Risorgimento), Lungotevere Testaccio (da Ponte Testaccio a Ponte Sublicio, lato sinistro), Lungotevere Diaz (lato fiume) e via della Piramide Cestia (da piazza Albania a Porta San Paolo, lato destro). I posteggi fissi e anomali traslocheranno invece in via Carlo Felice, all’Esquilino, tranne tre chioschi di fiori che potranno restare a Trinità dei Monti e i gestori individuate in base all’anzianità della licenza.
Partecipa all’evento “Spiegare a Tredicine che i suoi camioncini ci hanno rotto i coglioni”
Una regolamentazione seria e punita severamente se infranta: dal 22 giugno in poi, infatti, chi non ottempera sarà considerato alla stregua di un ambulante abusivo: significa che lo stand o il punto di ristoro su gomma potrà subire un provvedimento di rimozione, il trasloco forzato, addirittura il sequestro. Ciao ciao Tredicine quindi, che da trent’anni rovinava il centro Roma coi suoi camioncini beige. Un monopolio quasi totale che non si è mai saputo perchè avesse il famoso Alfiero Tredicine, presidente di Apre Confesercenti e storico leader della categoria, oltre che zio dell’omonimo consigliere forzista Giordano
I commercianti intanto minacciano barricate e ricorsi contro: “il casino combinato dall’assessore Leonori: siamo pronti alla battaglia vera”. Tuoni e fulmini che però non hanno intimidito la pugnace titolare del Commercio capitolino: “Nelle prossime settimane si procederà allo spostamento delle postazioni commerciali dall’area archeologica centrale, in coerenza con la strategia di tutela integrale di un’area che è patrimonio della città e del mondo. Andremo avanti senza esitazione”. Non è la prima volta che il Campidoglio ci prova. Vedremo se sarà quella buona.