Di John Peter Rose e Winston Hubert McIntosh – Canne, spinelli, trombe, micce, splif, bombe; erba, ganja, marijuana, pomposone, olandese; hashish, fumo, crema, nero, ovulo, marocchino. Nel corso degli anni le nomenclature si sono susseguite, solo una certezza resta: che l’Italia è piena di fattoni. Il fattone del Bel paese, di vari tipi ma con la stessa grande passione: fumare.
10. Lo stucchino
Ti guarda da quando l’accendi, ti consuma con lo sguardo e finche’ non gliela passi ti continua a fissare, quando gliela dai sai già che fine farà. Il suo obiettivo è fare il vago e fumarla tutta, a meno che non ci sia qualcuno come lui a rovinargli la festa. Manderebbe in galera gli amici per fare due tiri in più. Non c’è domanda o “ciripio” a cui non abbia risposto prima degli altri e vinto il premio. Il programma del gruppo è sempre lasciargli solo il carroccio.
9. Il moralista
“Ah regà, basta co ste canne!”. Smette tutti i giorni. Conta ogni canna della serata, fuma e alla fine screzia con tutti perché lo hanno trascinato nel “vortice della droga”. La sera fa sempre buoni propositi per la mattina, con tanto di corsetta e succhi di frutta. Durante la settimana non esce, per paura di incontrare i suoi amici fattoni. Ad Amsterdam è quello che ti porta al museo di Van Gogh. Alla fine il giorno dopo è sempre il primo ad appicciarla.
8. Il “me ne lasci una”
Nella vita è una faccia da culo. Fuma di più di quanto ha, ed essendo nella top3 dei fattoni è costretto a chiederla a tutti gli amici, senza scrupoli e senza ricordarsi che la stessa scena l’ha già fatta la settimana prima. Se stai gonfio devi passare a casa e non portarti tutto, o almeno non devi dichiarare mai quante canne hai di fronte al “me ne lasci una”. Perche’ senno’, anche quando stai per tornare a casa e pensi di averla scampata, lo trovi sotto casa tua e pensi: “O gli sbrocco o gliene lascio una”. Alla fine gliene lasci sempre una, maledetto!
7. L’amico pusher
Riceve più telefonate lui di Marchionne. E’ quello che ha iniziato prima di tutti a fumare. Alle medie già si faceva i cannoni a ricreazione, mentre i suoi coetanei giocavano a Tedesca. Se vai a casa sua sembra un centro ricreativo, dove un giorno a buffo puoi beccare un tuo vecchio compagno dell’asilo. Ogni volta che entri pensi di starci non più di 10 minuti e invece ci resti un’ora e mezzo. Lo maledici perchè quando esci sei più povero e non ti ricordi manco dove hai parcheggiato, ma in realtà lo ami perché se non ci fosse lui il gruppo sarebbe “spacciato”.
6. Quello che non sa girare
Fuma da 15 anni e le sue canne non tirano. Gli sbroccano tutti e nessuno gli fa fare le canne, quelle che gira lui nessuno le vuole. Se gli rimane una sola cartina, la gira a “marocca”. Ci hanno provato tutti a insegnargli l’arte ma senza alcun risultato. Viene emarginato e per questo sta facendo corsi accelerati di rollaggio con il rollatore più bravo del gruppo. Ma avoglia a canne che deve girare prima di imparare a bandiera.
5. Bob Marley
La sua vita è per l’erba. La prima canna se la fa appena sveglio, prima di lavarsi i denti. Se potesse se la sparerebbe in vena. Aveva una grande carriera davanti, universitaria e lavorativa, ma ha mollato tutto. Prima è andato a fare il fumo in Marocco, poi ha deciso di investire tutto in un Coffee Shop a Barcellona. Si sente solo reggae e musica rilassante, e mangia solo schifezze. Con quello che mette lui in una canna, una persona normale ce ne farebbe quattro.
4. Lo stuntman
Se c’è una situazione estrema e devi fare una canna, sai a chi affidarla. In discoteca, in macchina coi finestrini abbassati, al mare col vento, è sempre pronto e non fallisce mai. E’ anche quello a cui affidi la canna quando è l’ultima cartina. Oltre a farle in situazioni difficili è anche il più veloce, ed è quello che le fa più buone. Spesso lo chiamano “il professore” perché è quello che ha insegnato a tutti a girare.
3. Quello che fuma solo erba/fumo
Nella vita si è schierato, ha deciso che l’erba gli fa troppo o che il fumo non gli piace. Se è un amante del fumo, puoi offrirgli anche una canna di Blue Cheese californiana ma lui vorrà sentire soltanto la smella. Se gli piace l’erba, potrebbe venire un Baba indiano col Charas in mano e lui direbbe di no. In entrambi i casi il suo integralismo ti farà un po’ rabbia e proverai sempre a offrirgli ciò che ha deciso di non fumare.
2. Il bussatore
“Oh, secondino!”. E’ uno stratega, compra l’erba rarissimamente e questo gli fa uscire un istinto con cui capisce prima degli altri chi la sta facendo e quando. Coglie perfettamente il momento per fare, in maniera simpatica, il suo gesto poco nobile. C’è chi è sfacciato e bussa fisicamente sul corpo, e chi cerca di conquistarti rimediando di tutto: filtro, cartina e mezza sigaretta, se non ce l’ha se le procura in un attimo. Riesce sempre nel suo intento e fuma sempre per secondo, guardato con occhi di odio da tutti gli altri.
1. Il sommelier
Spende tutti i suoi soldi in erba. E’ andato ad Amsterdam 15 volte, e da quando è tornato sembra che è rimasto lì. Passa le giornate a “risolvere” per comprare solo primizie a prezzi folli pur di soddisfare la sua ruota. E’ un nerd del fumare, quando gli passi una canna ti chiede sempre che cos’è, quanto l’hai pagata, e spesso non la fuma. Quando esce di casa si porta 4 tipi di fumi e 3 d’erba, senza avere i soldi per la birra, ma dopotutto a lui gliela offri volentieri.