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Il romano a Fregene

Di Giulio Turcato – Domenica, ore 11, la sveglia dell’iPhone di Emanuele suona sul comodino. Sta più di là che di qua dopo i 7 Moscow Mule che si è scolato ieri sera al Bar della Pace, vorrebbe non alzarsi mai ma appena sente il rumore si ricorda la promessa terribile e poco saggia che ha fatto a Ludovica : il pranzetto a Fregene.

Risorge al volo e si butta in doccia. Per l’occasione inaugura la nuova camicia di lino che gli ha comprato la madre da Boggi, bermuda Gap e immancabile mocassino Timberland con il fantasmino che non si vede. Chiavi della Smart della sorella (perchè al villaggio dei pescatori non c’è mai parcheggio) e poi via verso casa di “Ludo”, che l’ha già chiamato 8 volte più ansiosa di una suora incinta. Una di queste era per chiedergli se si era ricordato il giorno prima di prenotare il ristorante, la risposta è stata si, la verità è che lo chiamerà in macchina andando da lei implorando di trovargli un tavolo per due.

Nel frattempo Andrea dorme ancora nel suo attico di via Panama, il programma è pranzone con 20 amici al Riva, tutto vino bianco e pesce, prima del gran finale: il tavolo al Janga. Una giornata che vale più o meno lo stipendio del suo professore del liceo. Ieri sera a Ponte Milvio si è fatto esplodere, anche se sapeva che oggi era il giorno del pranzo+super festone a Fregene. Tutti e 20 gli amici lo stanno aspettando a Piazza Euclide, ma lui è in fase rem. Servono 16 chiamate e 25 Whatsapp a svegliarlo.

Intanto Emanuele è arrivato da Ludo, lei dopo venti minuti d’orologio scende col vestitino trasparente che ha comprato da Zara lo scorso weekend con la mamma e il costume nuovo di Oysho. Prima di partire lei deve fermarsi a comprare “un paio di cose”: la crema protettiva, otto riviste che non leggerà mai, un cappellino per coprirsi la testa, una bottiglia d’acqua, la cover antisabbia per l’iPhone, addirittura un paio di occhiali.

Emanuele e Ludovica hanno davanti la classica domenica da coppietta a Fregene, una domenica molto diversa da quella di Andrea, che va a Fregene a sfondarsi di alcol e cibo con il gruppo e qualche cagna amica sua. In comune hanno un terribile e insormontabile ostacolo: il traffico dell’Aurelia. Imboccata la consolare da 10 minuti, Ludo ha già postato 3 selfie su Facebook. (#pranzettoaFregene #domenicaalmare #IloveFregene), tutto questo mentre Andrea sta ancora a casa, basta un Oki ed è un uomo nuovo, a quel punto può entrare in modalità Fregene: maglietta Ralph Lauren, costume Vilebrequin e Adidas Gazzelle.

A Piazza Euclide le Audi e le Mini degli amici tutti “linati” sono già accese. Lui sale e dopo qualche insulto ricevuto, nonostante l’Oki, dieci minuti di sonno se li fa. “Oh, rimastino siamo arrivati”. Si risveglia nel parcheggio del Riva, che per punizione dovrà pagare lui (altri 5 euro). Arriva a pranzo e inizia a ordinare astice su astice, aspettando solo che arrivino le cinque, per riscoppiarsi al SunTribe.

Ema e Ludo invece dopo il pranzetto e un po’ di relax al mare stanno facendo merenda con le zoccolette dell’Archetto. Stanno per ripartire quando sentono un musicone in lontananza, incuriositi si avvicinano e scoprono che al Janga Beach c’è il mondo, sembra un festone californiano, tutti in costume a bere e ballare come se non ci fosse un domani. Chiedono cosa sia a un ragazzo: “Oh ma che non lo sapete? Oggi suona Steve Aoki, quello di Turbulence, quello che tira le torte in faccia!”. Emanuele sta già entrando, ma Ludo rompe il cazzo come al solito: “Ma dai Ema, ci saranno solo cani in pista, sarà il solito rave che faranno chiudere dopo 2 ore”. Niente da fare, lui ha già preso i biglietti, entrano e Ludo, per la prima volta da mesi, si azzittisce.

Steve Aoki al Janga Beach, l’unica cosa che Emanuele e Ludovica hanno in comune con Andrea oltre il traffico sull’Aurelia. Il panorama è del tutto inaspettato, altro che rave, un evento super organizzato, tutto pulito, spazio per muoversi. Installazioni, luci, buttafuori, niente fila al bar, niente ressa ai bagni, gente per bene e non “i soliti cani”. L’unico sopra le righe è proprio Andrea, che dopo un’ora e mezzo un cane c’è diventato, sta lì nel privè a sbracciarsi col braccialetto in bella mostra e la boccia in mano.

Ludovica si scioglie, era la classica domenica triste a Fregene, aveva anche pensato a lasciarlo, e invece Steve Aoki ha salvato capra e cavoli. I due iniziano a bere e a ballare, conoscono mille persone, lui la prende sulle spalle e lei urla a squarciagola. Una serata pazzesca. Si fermano solo a mezzanotte quando Aoki stacca tutto, l’unico che ancora balla urlando “Ultimo!Ultimo!” è proprio Andrea, che dopo aver sbocciato Grey Goose per tutto il giorno non vuole andare via. “Un seratone pazzesco” queste le uniche parole che riesce a sbofonchiare a ripetizione in macchina tornando a Roma. Ema e Ludo, dopo uno spuntino a base di sfilacci di pollo al Jolly Roger, si sono rimessi in marcia verso Roma e sono andati a casa a “consumare” le loro ultime energie. L’estate e’ cominciata.

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