Di Samuel Volckertzoon – Strano ma vero, anche Roma è arrivata in Europa. Si è capito ultimamente da molte cose, la musica, i locali, l’abbigliamento, adesso anche da innovazioni che nel resto del continente sono adottate da anni e qui ancora aspettavamo. E non le classiche innovazioni per la vita quotidiana e per i beni primari, stavolta parliamo di innovazioni per la movida.
E’ stata lanciata infatti a Roma un applicazione fatta apposta per le decine di migliaia di ragazzi che ogni notte escono e vanno in giro per locali fino a tardi. Per la vita notturna dei romani è una bella svolta, perché quest’app ti permette di: conoscere tutte le serate, prenotare i biglietti, saltare le file, ma soprattutto pagare di meno. E infatti i tre slogan sono: scopri, scegli, prenota.
E’ nata da pochissimo ma si candida fortemente come monopolio delle chiacchierate durante gli aperitivi dei prossimi mesi. Forse il nome l’avete già sentito, altrimenti lo sentirete, si chiama Quokka. Il logo è proprio un quokka arancione, l’animale australiano a rischio estinzione con cui qualche tempo fa facevano tutti i selfie, quello che assomiglia a un castoro.
A creare l’applicazione dei ragazzi di Roma Tre, che hanno presentato la loro startup lo scorso giovedì alla facoltà di Economia. L’obiettivo è quello di rivoluzionare il mondo della notte, niente più file, grazie al riconoscimento tramite Qrcode istantaneo con lo smartphone, e 20% di sconto all’entrata sui (cari) biglietti per entrare nei locali, o sottoforma di sconto sul biglietto o di drink. Oltre a questo la comodità di avere le informazioni su tutte le serate che ci stanno con un semplice click.
Vantaggi per i giovani della movida quindi, ma anche per i proprietari di locali, che tramite l’app possono allargare, e non poco, il loro bacino d’utenza. “Fare startup non è offrire un prodotto ma fare community e ascoltare le esigenze dei consumatori”, questo uno dei passaggi chiave della presentazione di Roberto Verde, Ceo e fondatore di Quokka. Sono anni che i romani urlano al mondo la necessità di gestire la vita notturna in maniera più ordinata e soprattutto più economica, finalmente qualcuno c’è arrivato.