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Gli sbocciatori che non sanno la differenza tra champagne e spumante

Di Camillo Gancia – A Roma sono tutti “sbocciatori”, ovvero non fanno altro che stappare bottiglie piene di bollicine. I veri sbocciatori lo fanno al tavolo in discoteca, ordinano la magnum a un prezzo folle per il semplice piacere di farla vedere agli altri. I veri sbocciatori vogliono bere solo una cosa: champagne, lo spumante lo screziano e basta. Ma perchè? Probabilmente non lo sanno neanche loro, con la terza puntata di “Alcolturati” forse qualche sbocciatore comprenderà la causa del suo snobbismo verso lo spumante.

Le bollicine, champagne e spumante, “uno stile di vita” si direbbe a Roma, ma in realtà sono due stili di vita, due cose totalmente diverse. Quando si “sboccia”, se si fa con lo spumante quasi si viene presi in giro, soprattutto dalle parti di Roma Nord per sbocciare serve almeno un Moet & Chandon, se non una Veuve o addirittura un Dom Pérignon. Se lo si fa col Berlucchi o il Ferrari si viene presi semplicemente per dei pezzenti.

Ma perchè? Solo per classismo? Proprio no, perchè le differenze sostanziali e storiche tra champagne e spumante ci sono eccome. E manco poche. Innanzitutto come metodo di produzione, ma anche come legislazione sulla difesa dei prodotti a denominazione geografica.

Allora, lo champagne è un vino effervescente unico al mondo, ottenuto con il metodo classico, detto Champenoise, che utilizza solo tre specifiche varietà di uva: il Pinot Noir, il Pinot Meunier e lo Chardonnay, coltivate esclusivamente nella regione della Champagne. Una regione a 150 chilometri a nord est di Parigi, secondo i lotti di terreno registrati nel dipartimento della Marna, dell’Aisne, della Seine-et-Marne e della Haut-Marne, con al centro la montagna di Reims, centro storico della vinificazione nella regione. Perciò solo il vino prodotto dalle aziende autorizzate che usano i prodotti di questa regione può essere chiamata “champagne”. E proprio per questo è molto più pregiato e raro, ed è molto caro proprio per la legislazione molto complicata che eleva qualità e costi.

Lo spumante è invece un vino effervescente generico, il vino spumante appunto, ottenuto con differenti metodi di lavorazione e a partire da diverse qualità di uve coltivate in tutto il mondo. Perciò un vino spumante può essere molto differente per origine, tipologia, uvaggio e altre caratteristiche. I migliori hanno guadagnato una loro denominazione di origine geografica in modo da avere una propria identità, come il Franciacorta e il Prosecco in Italia, ma potenzialmente lo spumante può provenire da tutto il mondo, per questo è meno pregiato e più economico. Esistono spumanti da 3 euro, gli champagne a tre euro non li trovi manco da 10 centilitri, ci sarà un motivo?

Quindi lo spumante non è un semplice champagne italiano, è qualcosa di molto più semplice e popolare, molto meno controllato. Anche perchè in Francia hanno un loro spumante, che si chiama Crèmant, e lo reputano la brutta copia dello champagne, cosa che in realtà è. Quindi cari sbocciatori e amanti delle bollicine, se potete continuate a bere champagne e non spumante, perchè si parla di due qualità di vini totalmente diverse, e se proprio volete fare i nazionalisti, andate almeno sul Franciacorta! Cin cin!

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