Di Bruno Cortona – Sono tre le domande più odiate dell’anno: “Che fai a Capodanno?”, “Che fai a Ferragosto?” e “Che fai a Pasquetta?”. A Capodanno bene o male qualcosa da fare si trova, a Ferragosto la soluzione tra viaggi e falò è più facile, il problema più serio è senz’altro Pasquetta, perché a Roma a Pasquetta non c’è ASSOLUTAMENTE niente da fare.
L’angoscia sale già quando ancora non si sa che giorno è Pasqua, quando l’amico preciso di turno ti aggiunge al gruppo Whatsapp “Organizzazione Pasquetta” o da quando ti iniziano ad arrivare le offerte su Groupon “Pasquetta in Agriturismo”. E sale l’ansia da prestazione, più pesante che se dovessi uscire con Emily Ratajkowski.
Che poi Pasquetta è fondamentale per riprendersi dal cioccolato, l’agnello e soprattutto dai parenti, c’è un bisogno profondo di divertirsi. Un tempo c’erano gli after tea, i festoni nei parchi, le gite fuori porta organizzate, adesso il vuoto più assoluto. Ora il massimo che puoi trovare è qualche evento in locali sputtanati, pieno di sedicenni che alle 3 di pomeriggio sono già ubriachi di Absolut Vodka e Lemon Soda (più Lemon che Vodka).
La carenza di eventi decenti a Roma si ripercuote pesantemente anche nelle occasioni in cui le serate dovrebbero essere al top, da Capodanno a Pasquetta. Non essendoci più eventi pubblici decenti, i pischelli si arrangiano come possono, organizzando feste private arrabattate in cui nessuno si diverte e tutti vogliono andare via presto.
Ci sta la braciolata di Roma Nord in qualche villa fuori Roma, all’Olgiata o magari in Prati da qualcuno che ha il giardino e organizza da sempre la Pasquetta. Ma è sempre la stessa cosa: conoscenti che arrivano svogliati con una boccia di vino rubata nella cantina dei genitori, carne scadente cucinata sul barbecue da qualcuno che dopo il corso da Coquis si sente Cannavacciuolo. Soliti discorsi, solite facce, coppie scoppiate, finti amici e così via.
Quelli di Roma Sud invece organizzano il picnic proletario da qualche parte, magari al Parco degli Acquedotti. Puntualmente beccano il maltempo, il loro vino sfuso al litro e i panini con la frittata di mamma non bastano per divertirsi, mangiano in fretta e furia sotto un pino in cerca di riparo, prima di salutarsi e darsi appuntamento a Libetta il venerdì seguente.
C’è chi decide di tagliare la testa al toro e partire, Berlino e Amsterdam le mete preferite, ma per chi rimane a Roma la situazione è drammatica. E’ incredibile come quest’anno nessuno sia stato in grado di organizzare un evento decente, eppure le location ci sono, le persone che si vogliono divertire anche. Perché noi romani ancora non siamo pronti per organizzare una Pasquetta decente come nel resto d’Europa?
In mezzo a tutte le schifezze proposte quest’anno c’è una festa che potrebbe salvare la situazione. L’abbiamo trovato su Facebook cercando come disperati e abbiamo scoperto questa “Pasquetta a Ponte Milvio” che, a parte brutte sorprese, dovrebbe essere l’evento che tutti aspettavamo. Si tratta di una festa all’aperto in un posto splendido che è da sempre poco sfruttato, il laghetto d Tor di Quinto. A due passi da Ponte Milvio, nel cuore di Roma Nord. E’ un evento mai organizzato prima d’ora, per questo ci aspettiamo che ci sarà “tutta Roma Nord”.
Quella che si annuncia come “la Pasquetta di Roma Nord” comincerà con il brunch da Oltre o il picnic nel parco di Tor di Quinto (rispettivamente 25 e 18 euro) per poi proseguire con il dj set dalle 4 in poi (gratuito). Pasquetta nella natura ma vicino casa, con musicone, prato, sole, alcol buono e buon cibo. George Clooney direbbe “What else?”.
C’è chi ha già il posto prenotato, chi invece partirà, chi non vorrà festeggiare. Di sicuro c’è che la Pasquetta a Ponte Milvio tra le opzioni romane è la migliore. Che possa essere di stimolo anche per gli altri per organizzare finalmente qualcosa di entusiasmante? Speriamo di si, nel frattempo noi ci siamo accreditati.