Articolo pubblicato su La Repubblica il 15/04/1998
Provate a proporre: “Appuntamento a piazza San Giovanni”. Se il ragazzo con pizzetto alla D’ Artagnan spalanca gli occhi un po’ perplesso e subito rilancia “Scherziamo? Ci si vede davanti all’ edicola di piazza Euclide”, non c’ è dubbio: “nordista” al 100 per 100. In poche parole, appartiene alla tribù che “bazzica” nel triangolo dorato: Parioli, Vigna Clara, Collina Fleming.
Sì, perché la linea di confine è impercettibile. Ma c’ è. A dividere i giovani di Roma nord da quelli che vivono al Tuscolano, Portuense, Eur o Casalpalocco è una barriera fantasma. Un trasparente muro di gomma fatto di pantaloni con mille tasche, incontri volanti a piazza Giochi, birrette al bar del Fico o a Campo de Fiori (quando si va in trasferta in centro), pomeriggi trascorsi a sparlare di questo e quello seduti da Mondi, dietro ponte Milvio.
Ragazzi del muretto come ce ne sono in ogni quartiere forse, ma questi hanno qualcosa in più: l’ assoluta convinzione che vivere da queste parti, in fondo in fondo (ma neanche troppo) fa la differenza. E per ribadire la loro appartenenza al gruppo ecco che l’ editoria, gli corre incontro. Fleming, ad esempio, mensile piuttosto curato dato in omaggio nei bar della zona, racconta le loro storie di piccola città nella città. Detta la moda da seguire, descrive i loro locali, specie ora che viale Parioli, da quando ci sono i mondanissimi Celestina, la Maremma e Jeff Blynn’ s, si è trasformata in una delle strade più paparazzate della capitale.
E ancora: vuoi sapere se sei un “coatto”? Il giornale Fleming ti offre l’ opportunità di saperlo con il test: “Scopri il boro che è in te”. Se il punteggio raggiunto è da 0 a 8 “non sei boro e non lo diventerai mai”. Da 9 a 19, “sei mezzo boro e forse lo vorresti essere, perciò, libera il burino che è in te”. Da 20 a 40: “sei tamarro, guidi la macchina con i sedili zebrati”. Da 41 a 100: “dietro l’ auto hai almeno 5 stop”. Dopo i 100: “c’ è solo Er Patata”, di Fuochi d’ artificio, naturalmente. Ma Fleming (che nell’ ultimo editoriale si scaglia contro “Simpatici e antipatici” di Christian De Sica, al grido di “Non è vero che la media borghesia romana è becera, cafona e intrallazzona come si vede nel film) da qualche mese ha anche lanciato un concorso che sta avendo enorme successo. Stile “Cuore” di Michele Serra: “Vota le cinque cose per cui vale vivere a Roma Nord”.
Al primo posto c’ è il mitico Fiorentino. Andrea per la precisione, famoso più per ciò che dice che per quello che fa. Segue a ruota il “Pezzana”, torneo di calcio a otto, molto ambito e che nel corso degli anni ha ospitato rampolli blasonati e vecchie glorie del pallone: da Boniek a Giordano e Manfredonia. Sul terzo podio sale invece il “Se vedemo dopo” di Stefano Pecci, personaggio anche questo molto rinomato, temuto e rispettato (vista la mole) da molte generazioni di nordisti. Segue a ruota, Acetino che in 113 persone vorrebbero presidente del Circolo canottieri Tevere Remo. Chi è Acetino? Un aitante praticante legale, dicono su Fleming, abile cantastorie dal carattere “fumantino”. E la lista continua: val la pena abitare in queste zone per gli Internazionali di tennis, il vippaio di Fregene, per ammirare un giorno Ronaldo riserva del Pezzana, per le sorelle Alice e Carola Stazi.
E ancora, vedere passare un treno alla stazione (fantasma) di Vigna Clara e l’ Auditorium del Flaminio “costruito per il 3000”. Essere bocciati al Farnesina. Per la cassiera dell’ Euclide “che sembra Lorena Forteza”. Per i giornali di notte da Franco a corso Francia, le sigarette al Bambu’ s bar, le notti al Nil, i martedì al Follia e il cornetto e cappuccino a piazzale delle Muse. Fleming è anche un giornale di servizio. Dove passare le vacanze? A Ponza, naturalmente. Perché, come cita lo stesso articolo, “Per i ragazzi della Romabene questo è il primo appuntamento stagionale con il mare”. E il vero nordista, ad un appuntamento importante, non può certo mancare.