“Il vero romano non c’e’ piu’, è stato deportato in grandi alveari sul raccordo, si è spenta l’anima romana”. Parole che fanno riflettere con più di un velo di malinconia quelle di uno dei simboli di Roma moderna: Carlo Verdone. L’attore romano ha parlato della scomparsa dei “suoi” personaggi romani che hanno caratterizzato i primi film del regista-attore. “Una volta si poteva anche iniziare a pensare a un film partendo da un personaggio o da una serie di personaggi, ora invece devi partire dal tema. Perché i personaggi sono tutti uguali“, ha aggiunto.
Per poi continuare con una riflessione che sa di manifesto: “Prima c’era il bullo di un Sacco Bello o il fricchettone, oggi invece sono tutti livellati, nel taglio dei capelli, nel tatuaggio, nel modo di vestirsi, con le stesse scarpe e le stesse camice. Si è tutto globalizzato. Stiamo parlando di una Roma che non c’è più. Abbiamo perso quelle facce tipiche di una certa Roma. I tempi vanno avanti e tutto si trasforma. Era una Roma che viveva ancora una vita di quartiere, con un’anima popolare e facce da caratteristi, da Trastevere alle Borgate. Oggi è un po’ tutto cambiato, regna la diffidenza. È cambiato tutto, ora viviamo in un incrocio di tante culture, quello che c’è stato prima non lo ritroveremo più”. Amen.
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