I romani sono una delle popolazioni più schiette d’Italia, ma sono anche tra i più “comodi”, queste due cose però non si sono mai riuscite a combinare. Quando qualcuno ci chiede di uscire abbiamo sempre difficoltà a dire che non abbiamo manco voglia di strappare lo Scottex. Di solito ci inventiamo qualsivoglia storia per giustificare la nostra inerzia immotivata e perenne.
10. C’e’ traffico
A Roma il traffico è un problema dai tempi dell’invenzione dell’automobile. A volte però si può sfruttare a proprio vantaggio come scusa inappellabile. Il 90% dei ritardi dei romani sono giustificati dal traffico, e spesso il caro vecchio traffico romano viene sfruttato anche per non uscire di casa. In realtà non hanno manco voglia di aprire il frigorifero e alla fine si limitano ad aprire la porta di casa al rider di Deliveroo.
9. Non c’ho ‘na lira
Il più delle volte una bugia, soprattutto a Roma nord. In realtà vuol dire che non gli va di andare a ritirare al bancomat, i soldi ce li ha eccome. Infatti durante la serata compra 12 pacchetti oro a Fifa, ordina 50 euro di sushi da Daruma e per finire compra la classica idiozia tecnologica inutile su Amazon.
8. Ho trovato parcheggio sotto casa
Ci vuole molto cuore per addurla ma è usata spesso soprattutto per chi abita in zone “imparcheggiabili” tipo il Quartiere Africano o Prati. Qualche anno fa era più difficile uscirsene con questa motivazione, tutto è cambiato dallo storico corto “Sotto casa” di Scrocchiazeppi della serie di Romanzo Criminale.
7. Non voglio beccare l’ex
“No guarda scusa, a Trastevere ci va sempre il bambino con cui stavo alle elementari e non mi va di beccarlo”. La categoria degli ex a Roma è tipo una casta indiana, gli ex a Roma durano tutta la vita, e anche dopo.
6. C’ho il buono di Deliveroo da usare
Negli ultimi mesi c’hanno tutti il buono di Deliveroo, c’è gente che usa questa scusa ogni settimana, così tanto che ti viene il dubbio che chi usa sempre questa giustificazione sia uno dei soci fondatori dell’azienda.
5. C’e’ sciopero dell’Atac
Una scusa che a Roma è valida tutti i giorni dell’anno. Infatti anche se i dipendenti scelgono quasi sempre il venerdì per dare sfogo alle loro frustrazioni sindacali tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro e tu potresti non saperlo. E quando te lo dicono tu sai benissimo che è una scusa per non uscire, e allora ti auguri per vendicarti che un giorno anche i rider del cibo a domicilio sciopereranno. Ma poi ti rendi conto che l’Atac è unica.
4. Sto gia’ in tuta
Eh si, effettivamente infilarsi un paio di jeans al volo è troppo impegnativo. La realtà è che non solo sta già in tuta, ma la tuta è anche già piena di gelato visto che si è appena fatto portare da Deliveroo una vaschetta da mezzo chilo di gelato di Fatamorgana per mangiarsela DA SOLO. Adesso sta talmente abbottato che non uscirebbe manco se fosse in smoking.
3. Sto in after
Scusa riservata ai veri bomber, quelli che un normalissimo mercoledì di dicembre potrebbero essere verosimilmente in after. Magari l’after non lo fanno da Ferragosto, ma la loro carriera tra Goa, Circolo degli Illuminati e Cohouse gli permette di usare questa scusa quando vogliono.
2. Mi scade il guanciale
Alla fine si mangerà il guanciale, della carbonara che ordinerà da Perilli al Flaminio e che gli arriverà calda calda direttamente sul divano. Ed era pure vero che il guanciale stava scadendo, solo che il guanciale rimarrà lì, fino a quando piano piano non diventerà bianco e a un certo punto prenderà vita tipo “Sausage Party”.
1. Non rispondere
La vecchia e sempre attuale tecnica del “non rispondere”, che per farla reggere devi fare i salti mortali tra le 8 conversazioni che hai aperte su Whatsapp, l’ordine su Deliveroo e lo scroll di Facebook, ma alla fine ce la fai e il giorno dopo te la cavi con un semplice messaggio “scusa, non ho visto il tel”.