Chiude oggi per l’ennesima volta Mas, eppure questa sembra la volta definitiva. I magazzini allo statuto della Capitale, in Piazza Vittorio sono costretti a mettere il lucchetto sui cancelli.
Dei fasti originali non è rimasto nulla o poco, sono passati i tempi in cui la struttura ospitava magazzini di lusso per poi cavalcare durante gli anni Settanta la svolta popolare del consumo di massa proponendo tanti abiti a prezzi bassissimi.
Negli ultimi anni, viste anche le millantate chiusure, Mas ha avuto un discreto seguito mediatico anche da parte di artisti. L’ultima attenzione del mondo contemporaneo è la mostra Camerini cambi d’artista ospitata proprio nelle vetrine dei magazzini e vede la partecipazione di Giovanni Albanese ad Andrea Fogli, Felice Levini, H. H. Lim, Iginio De Luca, Luana Perilli, Gioacchino Pontrelli, Franco Ottavianelli.
Nel corso degli anni Mas è stato citato in varie opere d’arte, non si può non citare Piotta e il video del singolo Supercafone, mentre un vero e proprio omaggio ai magazzini l’ha realizzato l’artista romana Ra di Martino con il lungometraggio Show mas go on ambientato proprio all’interno del negozio.
“Mas muore qui, scriva un bel necrologio”. La parola fine la suggerisce Piero, un responsabile del personale. Stavolta è vero, non ci sono proroghe né dilazioni. I Magazzini allo Statuto di piazza Vittorio chiuderanno per sempre. Tra gli scaffali semivuoti qualcuno ancora si aggira in cerca di affari: mutande, calze, felpe, camici da lavoro, tutto a un euro e arrivederci e grazie. E’ la fine di un posto storico che doveva chiudere qualche anno fa ma alla fine ha sempre resistito, un posto intrecciato con la storia di Roma e di un quartiere che ormai è definito “China Town”, un posto storico la cui chiusura in un modo o nell’altro rappresenterà la fine di un’era.