Doveva soltanto collaudare le auto della polizia per controllare che fosse tutto a posto. Solo che J.D.S.T., operaio di una ditta che gestisce la manutenzione delle auto della Polizia di Stato, non resisteva al brivido di sentirsi un agente.
E alla fine si è lasciato prendere la mano, invece di limitarsi a fare il suo dovere si divertiva a rimproverare gli automobilisti per la loro condotta alla guida, minacciando contravvenzioni. Addirittura l’uomo, un brasiliano di 29 anni, è arrivato a intimare l’alt ad alcuni di loro per presunte infrazioni e a farli scendere dalle vetture, mostrando un falso tesserino.
La sua carriera da falso poliziotto si è però interrotta bruscamente quando, percorrendo via Laurentina, ha affiancato una vettura guidata da una donna, e le ha intimato di accostare, accusandola di aver infranto il codice della strada. Ma quando l’automobilista è scesa dall’auto, gli ha fatto notare di essere un’agente delle forze dell’ordine.
Subito dopo, notando che l’uomo era in abiti civili pur essendo su un mezzo con colori di istituto e che era chiaramente di nazionalità straniera, la poliziotta gli ha chiesto di mostrare la tessera di riconoscimento. E lui ha estratto dalla tasca un tesserino completo di placca, chiaramente falso, asserendo di essere anche lui un poliziotto.
È stato così bloccato dalla poliziotta, che ha subito chiamato il numero unico di emergenza e chiesto che le venisse mandata in ausilio una pattuglia. Dopo poco, infatti, sul posto sono giunti gli agenti del Commissariato Spinaceto che hanno controllato l’uomo, identificato e accompagnato in ufficio, mentre altro personale ha preso in consegna la volante condotta dal millantatore. Ultimati gli accertamenti, il 29enne è stato arrestato con l’accusa di false dichiarazioni sulla identità, possesso di segni distintivi contraffatti ed usurpazione di funzioni pubbliche, e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Alla ditta sarà revocata l’autorizzazione alla manutenzione delle auto della Polizia.