A Roma ormai c’abbiamo il sushi, il vietnamita, il brasiliano, i fusion, le pinse, il pokè. In mezzo a questa giungla di sapori ancora però non avevamo un concetto semplice e attrattivo, una cosa semplice, pratica e buona: il fish bar.
Non è vero che per mangiare il pesce bisogna andare da Assunta Madre a spendere i soldi veri o andare in pescheria a lasciargli un braccio per la spigola che poi la tua ragazza brucerà nel forno. A Roma il concetto di pesce fresco, rapido e a basso prezzo era ancora fermo alle scatolette in tonno.
Adesso finalmente ha aperto il primo fish bar della capitale, e ha aperto in Prati, accanto allo storico paninaro notturno Manolo a Borgo Pio. Si chiama Nereo Fish Bar ed è esattamente quello che a Roma mancava. Piatti e panini di pesce fresco (e molto buono, ve lo diciamo per esperienza) a costi abbordabilissimi in una location cool e sobria.
Con i suoi fishburger al polpo e patate, al salmone, le insalate di gamberi o la tartare di ricciola, è già diventato un must per tutte le studentesse della Lumssa in pausa pranzo. E non solo, sta diventando di tendenza anche per le coppiette di Roma nord in cerca di un pranzo frugale ma cool, oppure i gruppi di amiche che ordinano le insalate di pesce durante la serata X-Factor del giovedì sera.
Le Instagram Stories da Prati in su sono piene di #fishbar in sovrimpressione. D’altra parte l’idea è geneticamente vincente, bastava solo arrivare per primi. Panini di pesce fresco a 7 euro, insalata di polpo e patate a 8 euro, fishburger di pesce spada a 7 euro. Inoltre il menu si aggiorna sempre, tra poco pare che arrivi anche la pizza bianca ripiena con il salmone e primi piatti a base di pesce, tutto sempre a prezzi pazzeschi. A Milano Pescaria, che è lo stesso concept, ha sempre la fila fuori. Perché a Roma ancora non c’era?
Nereo è una divinità della mitologia greca, Omero lo descrisse come “vegliardo del mare”, era un vecchio saggio che prediceva il futuro. Mai nome più azzeccato.
