Un artista eterno, o meglio un romano eterno. Carlo Verdone viene celebrato anche oltralpe, dagli antichi Galli, attuali francesi.
“Carlo Verdone, il rovescio del cinepanettone”, ha titolato a tutta pagina Le Monde dopo un incontro con l’attore e regista autore di film di grande successo. Il giornale parla di “Benedetta follia” (Folie benie in francese), che ha presentato a Parigi dopo oltre 9 milioni di euro incassati in un anno in Italia.
Il quotidiano francese si interroga sulle difficoltà del cinema italiano di esportare i “cinepanettoni”. Verdone, ricorda le parole del padre Mario, famoso critico cinematografico e dice: “senza poesia la commedia non serve a niente, diceva papà – racconta Verdone – i cinepanettoni ne sono crudelmente sprovvisti. Sono come cartoni animati semplicissimi e un generee non più praticato. Nei miei film il pubblico cerca di ritrovare le proprie fragilità, i tic”.
Nel ritratto tracciato da Le Monde, l’attore viene paragonato a Nanni Moretti, a differenza del quale però “non osserva i suoi contemporanei dell’alto”. E, interrogato sulla situazione politica del suo paese, dichiara: “gli italiani hanno perso ogni senso civico, si consegnano a commedianti che eccitano le passioni senza mai approfondire né spiegare nulla”. Benedetta follia, venduto in 15 paesi, potrebbe avere un remake Usa.”In questi giorni De Laurentiis è lì per trattare”, dice Verdone.