L’Hungaria a piazza Ungheria più che un bar era un’istituzione, chiunque di Roma nord c’era passato almeno una volta: chi per un aperitivo, chi per una colazione, chi per un incontro losco da ragazzino o per una cena frugale e volante al bancone rosticceria.
Era aperto fino a tardi, in una delle piazze più borghesi di Roma, tra San Roberto Bellarmino e lo zoo, dietro a Taverna Rossini, accanto alla casa dell’ambasciatore americano. Poi, piano piano, iniziò a deperire. Si vedeva che dietro non c’era più la gestione di una volta e da bar alla moda divenne un bar “scrauso”. Così dopo il declino del nome e dell’insegna arrivò la chiusura nel 2017.
Adesso, dopo 2 anni e un lungo lavoro di ristrutturazione delle ben 9 vetrine su strada, il bar Hungaria torna in auge. Non cambierà nome ne insegna ma proprietà, è diventato infatti dei fratelli Cola, ristoratori romani e Federico Scardamaglia, produttore cinematografico. La data di riapertura è prevista per la prima settimana di febbraio.
Se anche l’insegna sarà la stessa, dentro il bar ha subito un restyling completo, nella sua nuova vita sarà aperto dalle 7 alle 24 con il servizio bar a tutte le ore, dalla colazione al dopo cena, tutto fatto da loro. La Roma che ritorna.