A Roma non sai mai che succede domani. E ieri chi si sarebbe aspettato che sul Tevere sarebbe stata scoperta un’enorme piantagione di marijuana?
E invece è quello che hanno trovato i poliziotti, ben 358 piante, alcune già in essiccazione, in un angolo accanto al Tevere. Il Pablo Escobar dei noantri è rumeno, Ioan Longu, che a costo zero stava facendo crescere una piantagione da sudamerica, ben 230 mila dosi per spinelli secondo i controlli.
E’ stato beccato dopo controlli via cielo e via fiume, per scovare le piantagioni nascoste nei canneti. Adesso è stato condannato a 3 anni e 8 mesi con rito abbreviato. Era incensurato e quindi in un primo momento era tornato presto alla sua capanna sul fiume.
Poi altre perizie hanno stabilito la quantità e il principio attivo, che gli sono costati la condanna definitiva. Aveva un vero e proprio quartier generale, con la moglie e il fratello che si occupavano della potatura e un reparto dedicato all’essiccazione. “Sono arrivato da poco a Roma e le piante erano già lì” si è difeso Ioan, ma nessuno ci ha creduto in tribunale.