“Ricordati che devi morire!”, “Si, si, mo me lo segno”. Una delle nostre scene preferite in assoluto dei film di Massimo Troisi.
Non un personaggio romano, vero, ma che ora Roma celebra con una mostra fotografica e multimediale che ha ottenuto così tanto successo da evolversi in una serie di proiezioni dei film di Troisi fino a ottobre.
Si chiama “Troisi poeta Massimo” ed è la mostra organizzata e promossa da Istituto Luce-Cinecittà con 30 Miles Film, in collaborazione con Archivio Enrico Appetito, Rai Teche, Cinecittà si Mostra.
La mostra è gratis al Teatro dei Dioscuri al Quirinale. L’esposizione è a cura di Nevio De Pascalis e Marco Dionisi e la supervisione di Stefano Veneruso. La presenza di oltre 6000 visitatori ha convinto gli organizzatori a prorogare la mostra fino al 27 ottobre con un finissage a sorpresa.
La mostra arriva a 25 anni dalla morte dell’attore, riprendendo il vero e proprio mito che si è creato attorno all’artista napoletano. Uno degli attori più bravi della storia del cinema italiano nonostante la carriera e la vita molto brevi. Ancora oggi su Facebook e Instagram spopolano i suoi sketch e le sue battute dette più di 25 anni fa.
L’esposizione si articola in un percorso fatto di fotografie private, immagini d’archivio, vecchie locandine, audiovisivi, installazioni audio-video, e carteggi personali inediti. Cinque sale che raccontano la vita umana e artistica di Troisi. Un viaggio nel tempo tra il divertente e il nostalgico.
La novità della mostra è l’organizzazione di una serie di proiezioni dedicate a Troisi, con tutti i suoi film proiettati gratuitamente al Teatro dei Dioscuri.
Si comincia il 28 giugno alle 21 con nientepopodimenoche “Ricomincio da tre”, la seconda sarà il 28 con “Scusate il ritardo”. Il 19 luglio invece il nostro preferito “Non ci resta che piangere”, con cui si chiude fino al 1 settembre, quando si ricomincia con il capolavoro “Il Postino”. E poi via fino all’11 ottobre, ah, ci siamo scordati di dirvi, le proiezioni non costano neanche “un fiorino” ma si consiglia di prenotare, ma vi consigliamo comunque di prenotare.