Lo stadio più grande della storia dell’umanità, il Circo Massimo. Ad oggi si può vedere solo una grande distesa di erba in una conca, con qualche rovina sparsa qui e là, per carità uno spettacolo comunque pazzesco, ma da adesso in poi si potrà vedere com’era un tempo.
Si, perché la tecnologia spesso è tiranna ma a volte fa anche bene. Grazie alla realtà aumentata e virtuale il Circo Massimo tornerà a vivere come era un tempo. Per la prima volta infatti sarà possibile rivederlo in tutte le sue fasi storiche: dalla semplice e prima costruzione in legno, ai fasti dell’età imperiale, dal medioevo fino ai primi decenni del ’900.
Tutto questo è il progetto innovativo “Circo Maximo Experience”, che implementa tecnologie interattive di visualizzazione a oggi mai utilizzate in un’area all’aperto di così ampie dimensioni. Vi immaginate vedere l’Arco di Tito in tutta la sua imponente altezza originale? Si potrà anche passeggiare tra le botteghe romane e assistere a una corsa di quadrighe tra urla di incitamento e capovolgimento di carri. Un effetto incredibile per gli appassionati di Roma.
Il percorso dura 40 minuti, è disponibile in sei lingue e le otto tappe prevedono: la Valle e le origini del Circo, il Circo da Giulio Cesare a Traiano, il Circo in età imperiale, la Cavea, l’Arco di Tito, le Botteghe (tabernae), il Circo in età medievale e moderna e infine “Un giorno al Circo”. La visita è fruibile con visori immersivi e sistemi auricolari stereofonici, inclusi nel prezzo del biglietto. Il progetto è aperto da 23 maggio, costa 12 euro l’intero e 10 il ridotto. Quanto un gin tonic a Ponte Milvio.