Di Bruno Cortona – Ormai il CBD è parte integrante della quotidianità di tutti i romani, per questo intorno a questo nuovo mondo si sono creati veri e propri stereotipi tutti nuovi. Da chi ci si approccia per la prima volta ai professionisti, da quelli che lo usano per palliativo a quelli convinti. Ecco i 10 archetipi principali.
10. Il 30enne ripulito
Per una vita ha speso la paghetta dei genitori dall’amico-pusher di Piazza Bologna. Dopo 8 anni per prendersi una laurea in Giurisprudenza a La Sapienza adesso, alla tenera età di trent’anni, il padre l’ha messo nel super studio di un suo amico in centro. Per questo ha dovuto darsi un tono, inoltre la ragazza storica vuole matrimonio e figlio, le 8 canne al giorno sono solo un ricordo, i soldi che destinava all’amico/pusher adesso li spende tutti su justmary.fun. Perché trentenne si, ma al sapore e al rito non ci rinuncerà manco a 80.
9. L’ex imparanoiato
Ormai bastavano due tiri di erba maschio a San Lorenzo offerta dai marocchini per fargli vedere i mostri. E non erano paranoie normali, erano incubi catatonici, con quei due tiri si immaginava tutta la sua famiglia morta ammazzata, un dolore intercostale era un infarto, un’emicrania ictus, un mal di pancia tumore al pancreas. Il CBD gli ha salvato la vita, ma soprattutto lo ha salvato da anni di analisi.
8. Quello di Roma nord
Paolo Andrea abita a via Fracassini, il padre è amministratore delegato di 15 società, la madre non ha mai lavorato un giorno in vita sua ma ha più immobili di Caltagirone. Nella sua vita Paolo Andrea ha avuto solo un pensiero: come sperperare il patrimonio di famiglia. Quando era piccolo erano i Power Rangers, poi le figurine Panini, poi i Pog, più avanti i monopattini, poi i Bacardi Breezer, subito dopo i tavoli in discoteca, adesso justmary.fun, per coltivare la sua nuova passione: il CBD. Spende in CBD delivery più dello stipendio di un professore del suo liceo.
7. Il fidanzato
Emanuele da anni predica l’emancipazione maschile, l’autonomia e fa il macho in giro raccontando del suo rapporto con Giada. Ma negli anni la dolce Giada gli ha impedito, in ordine, di: fare l’Interrail con gli amici, vedere qualsiasi partita di calcio, comprare Fifa20, andare al pub a bere una birra. Ovviamente a questo si aggiunge la guerra di Giada, ovviamente vinta, contro le canne. Su questo però per fortuna sono arrivati a un compromesso. Basta THC ma solo CBD, basta che ce ne sia poco. Ogni settimana si mettono davanti al computer entrambi su justmary.fun e Giada sceglie: Las Vegas, Blueberry e Daisy Lemon Haze.
6. Lo scettico
Le prime volte che gli propongono il CBD lo snobba, lo chiama “l’erba finta”. Prende in giro chi la usa dandogli della femminuccia, fa campagna elettorale continua per il THC e “l’erba vera”. Poi un giorno in situazione di emergenza è costretto a provarlo. Dopo un mese si converte peggio di Paolo sulla via di Damasco e quella illegale non la tocca più. Gli amici da quel giorno lo chiamano “il coerente”.
5. Il nerd
Sa più lui del CBD che Claudio Colica di Jurassic Park. Conosce il CBD dal 2007, tutta la storia legislativa del CBD nel mondo, è aggiornato su tutte le varietà ma soprattutto conosce tutte le zone in cui viene coltivato, ha informazioni su tutte le qualità. Gli amici lo chiamano per chiedergli consigli come se fosse un medico di base, conosce tutti i prodotti, dalla semplice erba al polline, dal vape stick alle pipette. Con un suo amico sta aprendo una coltivazione in Svizzera.
4. L’insonne
Altro che contare le pecore, per dormire doveva finire le serie tv su Netflix. Camomilla, esercizi di respirazione, musica classica, lavanda, agopuntura. Niente aveva funzionato, continuava ad avere occhiaie alla Pete Doherty ai bei tempi. Poi un giorno ha visto un suo amico smanettare sul telefono su justmary.fun, e si è andato a informare sulle proprietà calmanti naturali del CBD. A quel punto ha deciso di provare, lui che non aveva mai fumato una canna in vita sua. Risultato: adesso dorme come un bambino dopo una giornata al Luna Park.
3. L’avvocato 40enne
La mattina si sveglia e in giacca e cravatta si dirige in bici elettrica in tribunale, fa networking con i colleghi e dopo si trasferisce nel suo studio in Prati, dopo aver pranzato con un’insalata di avocado. Lavora tutto il pomeriggio a un’ingiunzione, fino a quando non arriva il suo momento preferito, l’evasione, quando esce dalla sua identità edulcorata e accende justmary.fun per entrare nel paese dei balocchi digitale. Guarda tutte le offerte, le promozioni, le qualità, mettendoci più attenzione di una causa in Corte Costituzionale.
2. Il figliol prodigo
Nella sua carriera da figlio può dire di avere il curriculum pieno. Beccato a rubare alla Feltrinelli a 14 anni, bocciato in secondo liceo, fattone a 18, spacciatore a 20. Aixam appena regalata alla sorella, distrutta da lui la prima sera senza assicurazione, Golf regalata a 18 anni, sfragnata su due macchine e tre cassonetti, Bmw del padre confiscata per eccesso di velocità. In mezzo a tutto questo ovviamente si fa ancora le canne, per questo la mamma lo vuole far smettere e insieme ordinano il CBD a domicilio su justmary.fun, ovviamente paga lei.
1. L’ex fattone
A 12 già fumava il ciocco, a 20 anni già era andato oltre, il medico dopo le analisi gli ha detto chiaramente che è clinicamente un “discount di droghe”, termine medico ad hoc. Per questo ha deciso di cambiare vita e di buttarsi sull’healthy, è diventato vegano, mangia solo pane integrale, usa zucchero di canna, ha detto addio al THC e adesso è fisso su justmary.fun. Potrà redimersi quando vuole ma quell’aria da tossichello con le occhiaie fino all’ombelico non gliela toglierà mai nessuno.