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Arrivano da Mediterraneo al Maxxi le serate immersive contro la “sindrome da rientro”

Ormai siamo a fine agosto e i romani iniziano a tornare da questa estate “molto italiana”, per dirla alla Stanis di Boris.

I romani hanno riempito le coste del resto della penisola in lungo e in largo, c’è chi ha scelto il mondanissimo Salento, ballando Alessandra Amoroso con un Moscow Mule in mano, chi ha preferito il tour della Sicilia in macchina, per compensare la mancanza degli InterRail, chi è andato insieme ai vip in Costa Smeralda, postando su Instagram con l’hashtag #vitasmeralda, e chi invece ha optato per i classiconi Sabaudia o Argentario.

In ogni caso, anche se quest’anno è stato impossibile fare i viaggi megagalattici tipo Bali o Cuba, la settembrite colpisce tutti comunque, il ritorno alla normalità è sempre insopportabile e il viaggio verso Roma, se da un lato ha il fascino del ritorno a casa, dall’altro è uno spauracchio che mette stress da diversi giorni prima.

Per curare la “sindrome da rientro” il metodo più efficace è concedersi un prolungamento d’estate nei primi giorni in cui si torna in città. Tant’è vero che i locali e i ristoranti a fine agosto e inizio settembre sono tutti strapieni.

E i posti più sono esotici più sono curativi. Uno su tutti è Mediterraneo al Maxxi, uno dei protagonisti assoluti dell’estate romana. Il locale tropicale nel cuore del Flaminio, dentro l’imponente struttura-museo dell’archistar Zaha Hadid, è esploso in questo “twentytwenty”.

Da oggi, 20 agosto, Mediterraneo riparte con una serie di serate di musictelling di vari stili. Si comincia con Gianmarco Dottori, con un live della sua musica romantica e intellettuale, si continua con una serata totalmente diversa venerdì, tropical house da ascolto nel giardino tropicale del Maxxi. Sabato invece una selezione musicale italiana anni ’90. Vari generi si alterneranno anche nelle prossime settimane.

Quando uno balla fa meno caso alla qualità della musica, ma in questo periodo in cui non si può ballare bisogna trovare piacere anche nell’ascoltare, e la musica ricercata è la soluzione. After dinner piacevoli, in una location unica in tutta Roma e sicura.

Infatti le “homy”, così si chiamano le capanne di bambù installate quest’anno da Mediterraneo, sono distanziate proprio per incentivare l’intimità e la sicurezza, prima di entrare viene misurata la temperatura a tutti e il controllo sul distanziamento è (giustamente) severissimo.

E per chi vuole godersi la location alla luce del sole Mediterraneo al Maxxi è aperto anche a pranzo, aperitivo e cena, con il sushi bar targato Palmerie. Buon cibo, buon vino, buoni cocktail, buona musica di sottofondo. Manca solo il mare, ma quello è nel nome.

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