Il Tevere è un patrimonio di Roma e va sfruttato, non va considerato come i sotterranei della città, come un posto ai margini della società, un porto franco, ma dev’essere il fiume di Roma, uno spazio verde, pulito e naturale.
Fino ad oggi è stato, nella maggior parte del tratto urbano, una casa per gli homeless e nel migliore dei casi sede di allenamenti di corridori o di qualche serata musicale.
Adesso, guardando ad esempi come Parigi, Washington D. C., New York e Londra, anche Roma avrà il suo parco cittadino sul Tevere.
Il tratto scelto per la riqualificazione è quello tra ponte Sisto e ponte Mazzini, pieno centro, dove negli ultimi anni è successo di tutti, tra delitti e violenze.
Il progetto è stato svelato qualche giorno fa, il promotore è la onlus Agenda Tevere, insieme ad altre associazioni, aziende, comune di Roma e Regione Lazio.
L’obiettivo è aprire “Piazza Tevere”, si chiamerà così il parco, entro il 5 settembre, per usufruirne durante gli ultimi giorni d’estate e, perché no, anche durante l’ottobrata.
Tra i due ponti si verrà a creare un vero e proprio prato, con terra e foglie vere, insieme a sdraio, tavolini, piccoli palchi e un’illuminazione. Parallelamente verrà anche rilanciata l’opera di Kentridge che si trova proprio lì.
2,7 chilometri di prato verde sul Tevere, un lido sul fiume simbolo di Roma. Sarebbe un sogno, per trasformarlo in realtà manca la concessione del suolo pubblico della Regione Lazio e una sponsorizzazione.