Coppedè è senz’altro uno dei quartieri più pittoreschi e affascinanti di Roma, così riservato, così unico architettonicamente, così misterioso.
Il luogo più importante del quartiere è senz’altro Piazza Mincio, con la “porta del Diavolo”, celebre scenografia di Dario Argento, e la “casa delle fate”. Insieme a questi protagonisti degli angli della piazza, c’è la storica Fontana delle Rane.
Adesso, dopo un lungo intervento di restauro, la Fontana delle Rane è tornata a zampillare, l’acqua sgorga come prima e la fontana è tutta nuova.
Il monumento, prima del restauro, appariva molto rovinato, per gli agenti atmosferici che per lo smog del traffico, ma anche per il molto calcare presente nelle acque di Roma. Ci sono voluti molti mesi e 283 mila euro, ma alla fine la Fontana delle Rane è tornata più bella di prima.
La Fontana delle Rane si chiama così per le dodici rane che la abbelliscono, la fontana è del 1924, progettata dallo stesso Gino Coppedè che ha fatto tutto il quartiere che porta il suo nome. L’acqua che esce è, ovviamente, Acqua Marcia.
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