Tralasciando il fatto che quest’anno a San Valentino non si può andare a cena fuori, e già per questo sarà monco, c’è anche un altro motivo per cui forse, questo 2021, conviene essere single il 14 febbraio.
Lo ha aggiunto O Rei do Marisco, il famoso ristorante capoverdiano di Piazza Bologna, in collaborazione con Strilly, l’azienda romana di mini vibratori.
In occasione del lancio delle nuove bowl, O Rei do Marisco ha preso al volo l’occasione di San Valentino e ha deciso di unire definitivamente sex toys e food porn.
Due concetti erotici e distinti che però uniti potrebbero dare vita a emozioni multisensoriali da raccontare, magari non da postare su Instagram, ma sicuramente da raccontare.
Se già comunque i piatti di O Rei do Marisco sono buoni e “fanno godere”, chissà in abbinamento ai piccoli Strilly che belle emozioni forte che possono dare, sicuramente più di una cena a lume di candele di Ikea, un massaggio con un olio comprato al cinese che ti fa venire la scabbia con sottofondo video YouTube “relaxing sounds” di 2 ore e 40, che solo quella sera fa 800 milioni di view.
Bowl e autoerotismo, potrebbe essere uno slogan scritto su qualche muro di Roma Nord, tipo il celebre “Roma Nord: leggings e pischelle”.
Perché sempre di Roma Nord si tratta, e dove sennò, perché gli ordini delle nuove bowl di San Valentino di O Rei do Marisco arrivano a Parioli, Nomentana, Corso Trieste, Corso Francia e Piazza Bologna.
Uno dei pokè che si è saputo distinguere per una semplice differenza, la maggior parte dei poké “fa bollire la pasta e ci mette il sugo sopra” e invece questo è “mantecato”, per usare delle metafore più romane. Niente riso bollito con condimento sopra, ma riso amalgamato con le materie prime. Basta guardarlo per capire che è diverso.
Forse la cosa più bella di tutta questa iniziativa, che ci ha fatto sballare, è il nome: Happy Meal. Non sappiamo se dovranno pagare 400 milioni a McDonald’s per questo ma è veramente geniale.
Il tutto parte dal 12 febbraio, fino al 19, solo a cena, perché è quando va via il sole che “comincia un mondo, un mondo diverso”.