Il tanto agognato posto fisso è il sogno di numerosi laureati e neolaureati. Che sia nella scuola pubblica, presso un Ministero, o un ufficio amministrativo, lo status di impiegato per la Pubblica Amministrazione è una condizione che garantisce una sicurezza economica a lungo termine. Per questa ragione accedervi non è affatto semplice, richiede un impegno costante e molta pazienza.
Prima di tutto bisogna sottolineare che a differenza delle normali offerte di lavoro, per diventare un dipendente statale, la procedura da seguire è lunga e complessa. Inizia con l’indizione di un bando di concorso, per titoli e esami, in Gazzetta Ufficiale, a cui fa seguito l’espletamento di diverse prove: preselettive, scritte e orali.
Per potervi accedere è necessario possedere, oltre ad alcuni requisiti imprescindibili dettati dalla legge, anche una laurea di 1° o 2° livello a seconda del tipo di concorso indetto.
Qual è la formazione accademica che meglio garantisce la costruzione di solide background nozionistico?
Sicuramente le facoltà più formanti in termini di preparazione concorsuale sono i corsi di Laurea in Scienze politiche, Giurisprudenza ed Economia. Il conseguimento del titolo consente, infatti, allo studente di acquisire un bagaglio teorico/pratico di matrice giuridica ed economica.
Quanto al corso di laurea in Giurisprudenza, questa facoltà rappresenta sicuramente la più scelta per coloro che desiderano lavorare nella Pubblica Amministrazione. La sua ampia offerta formativa garantisce allo studente un background oltre che giuridico anche economico e politico, consentendo l’acquisizione di conoscenze e competenze utili alla preparazione di un concorso pubblico.
Il corso di laurea in Economia, al pari di quella in Giurisprudenza, assicura allo studente un’ampia preparazione grazie ad un programma che prevede al suo interno esami fondamentali di diritto, economia, statistica e matematica.
Infine, il corso di laurea in Scienze politiche, sia triennale che magistrale, al pari delle precedenti facoltà, offre una formazione completa grazie alla presenza di esami di matrice giuridica ed economica oltre che politica.
Inoltre, sia che si opti per una metodologia tradizionale sia che si decida di iscriversi ad una facoltà e-learning, il futuro laureato si ritroverà a possedere delle conoscenze che senza ombra di dubbio miglioreranno le sue performance in fase di preparazione e svolgimento della selezione concorsuale. Tuttavia, bisogna tener conto che spesso coloro che decidono di accedervi hanno già conseguito un titolo e probabilmente lavorano. Pertanto, sostenere i ritmi di una facoltà che si avvale della metodologia tradizionale non è sempre un’operazione semplice. Infatti, sempre più potenziali impiegati optano per l’iscrizione ad Università online, come l’Università Niccolò Cusano. Le lezioni a distanza, e la presenza costante di un tutor, consentono allo studente di poter bilanciare il lavoro e lo studio senza stress o ritardi nella preparazione dei singoli esami.
Da non sottovalutare, inoltre, è il conseguimento di un Master che sia di I° o II° livello, entrambi garantiscono una formazione dettagliata e consentono il riconoscimento di un punteggio ulteriore in fase di selezione
Lavorare nella Pubblica Amministrazione senza concorso è possibile?
In alcuni casi è possibile accedere ai pubblici uffici anche senza concorso. Tuttavia, è necessario che i candidati siano iscritti negli elenchi anagrafici (ex liste di collocamento) e soprattutto che abbiano le competenze compatibili con le mansioni da svolgere.