Tra poco nella Capitale aprirà un museo unico nel suo genere, come ulteriore conferma (inutile, ma sempre bella per le nostre orecchie) che di Roma ce n’è solo una: stiamo parlando di una galleria particolarissima che ha deciso di cristallizzare per sempre un importante pezzo di Roma che tutti hanno bene in mente ma per abitudine danno per scontato.
In realtà le insegne dei tabaccai sono un vero e proprio reperto storico: sono infatti lo specchio di un’epoca ed è per questo che la FIT, Federazione Italiana Tabaccai, ha deciso di esporre tutte le insegne (non solo romane) in un museo, tanto da trattarle più come opere d’arte che semplici punti di riferimento.
E tra queste non poteva non esserci l’insegna di Caselle della Tabaccheria Gaida di via Torino realizzata completamente a mano nel primo Novecento, talmente bella che Gaida rivela: «Io l’avrei sicuramente portata all’ecocentro, se non fosse stato per Roberta che l’ha presa, ripulita e spedita a Roma per essere esposta nel nascente museo dei tabaccai».
Le insegne «Sale e Tabacchi», tratto distintivo del ruolo e dell’autorità esercitate dalle rivendite, sono tracce di storia sparse qua e là dal Nord al Sud e rappresentano un’epoca fatta di racconti della tabaccheria di una volta, del significato che rivestiva in città; in tabaccheria, oltre alle sigarette e ai prodotti da fumo, era infatti possibile trovare una soluzione per ogni necessità del vivere quotidiano: dalle cartoline alla brillantina, dal sale ai saponi, dai fiammiferi alle carte da gioco.
Le insegne e i ricordi che ci fanno tornare alla mente sono oggi minuziosamente raccolti per merito dell’Archivio Storico della FIT e per voce degli stessi tabaccai di oggi, di terza, quarta generazione rispetto a quella di ieri. Tutto ciò, nato per tutelare uno spaccato di storia del ‘900 e renderla patrimonio di tutti, avrà presto una restituzione più fruibile ed un luogo completamente dedicato: il museo, di prossima apertura, avrà sede nel cuore di Roma, a Trastevere.
Photo credit: La Mina V