Quest’estate romana non smette di regalarci sorprese, oltre alle temperature africane da record: da inizio luglio, infatti, quelle stesse Mura Aureliane, monumento più grande di Roma, che spesso si dimenticano in confronto al simbolico Colosseo, hanno eccezionalmente aperto le porte al pubblico per la prima volta.
E se volete restare al passo coi tempi, la visita è d’obbligo: importantissime non solo per la loro funzione difensiva contro la specie barbarica milanese, ma anche per i loro splendidi tesori, due ordini di arcate dell’epoca dell’imperatore Onorio, il piacevole tour de force prima in via Campania, per poi passare da Porta Pinciana a via Marche, e di viale Pretoriano, tra via dei Frentani e via dei Ramni era un must dell’antichità.
Oggi potete prestarvi a questo percorso gratuitamente. E ci mancherebbe che pagheremmo un trekking di 6 km in città (ringraziate perché in origine si arrivava a circa 18 chilometri di mura). Non preoccupatevi però: l’organizzazione poco fiduciosa nelle nostre capacità sportive ha pensato ad un percorso ridotto che avrà una durata massima di 30 minuti.
Il programma è fittissimo: oltre infatti all’apertura fissa dal 3 luglio al 26 settembre, nei weekend si potrà pure prenotare la visita guidata con la triste consapevolezza che dovrete presentarvi lì alle 9, quindi niente venerdì o sabati lochi, a meno che non vogliate vivere l’ebbrezza di una visita delle Mura Aureliane in hangover.
L’obiettivo di questa riapertura vuole essere non solo di valorizzazione di un monumento quasi sepolto nell’oblio perché d’ingombro, ma anche di una consapevole presa di coscienza di un legame profondissimo e inestricabile tra passato e presente della Capitale. Noi poi ci sentiamo di aggiungere che forse questo tour ci servirebbe anche per fare un ripassino di storia, che già è un traguardo se ci ricordiamo che sono state commissionate dall’imperatore Aureliano.
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