Una delle cose più Roma Nord viste negli ultimi anni, per il tone of voice, per la trama, per chi interpreta i personaggi, per i luoghi, per l’accento.
Sarà che ormai Pilar Fogliati la riconduciamo a quel video cult in cui rappresentava le pischelle di tutti i quartieri di Roma, ma sentirla impersonificare Emma ce lo fa tornare in mente.
Si tratta di Sbagliata, il podcast uscito qualche mese fa a cura di Capri Entertainment nella sua nuova realtà Sirene Record, dedicato al podcasting e audio intrattenimento.
“I podcast sono la rivoluzione digitale” – afferma Virginia Valsecchi – “i fruitori maggiori sono i ragazzi tra i 18 e i 35 anni e noi, come realtà giovane, vogliamo sviluppare e produrre contenuti originali di vario genere. Il nostro obiettivo è quello di dare voce alle storie e sottolineare il potere delle parole attraverso una squadra di professionisti in grado di tradurre in “ascolto” le immagini di un storia che ha una narrazione precisa.”. E ha ragione, perché ormai il podcast è il nuovo must per tutti i millenials.
Sbagliata racconta la vita di Emma, una trentenne estremamente confusa interpretata da Pilar Fogliati. L’idea nasce da Virginia Valsecchi e da Daniela delle Foglie, ed è prodotto da Virginia Valsecchi e Dario Martelli per Sirene Records. Il podcast si sviluppa in 6 episodi da 25 minuti l’uno ed è disponibile dal 12 febbraio su Spotify, Apple Podcast, Spreaker.
All’interno del cast troveremo anche Ricky Tognazzi e Simona Izzo nel ruolo della madre e del padre di Emma oltre a dei camei eccezionali di grandi artisti come Carl Brave, Aiello, Motta, Margherita Vicario, Michela Giraud, Filo Vals, Maldestro, Daniela Collu. Insomma, il gotha della Roma radical chic.
La colonna sonora del podcast è curata dalla giovane cantautrice Adelasia che ha riarrangiato un suo pezzo ( Camera Mia) per Sbagliata.
Per farvi venire ancora più voglia di ascoltarlo, beccatevi sta sinossi:
Emma non cerca l’amore, anzi, è sicura di non meritarselo ed è per questo che finisce a letto con uomini improponibili, a cui nessuna darebbe nemmeno il numero. Ma in questo raffinato meccanismo di auto sabotaggio sentimentale qualcosa si rompe quando Emma incontra Matteo, un ragazzo così giusto per lei da farla scappare a gambe levate. Perché se c’è una cosa da cui Emma vuole tener- si alla larga a tutti i costi è la felicità. Attraverso i suoi messaggi vocali, i suoi incontri, ma soprattutto i suoi “casini” entreremo nella sua vita fatta di incertezze lavorative, difficoltà economiche, bicchieri di troppo, amicizie complicate e serate che finiscono sempre molto tardi.
Emma cura infatti la direzione artistica del Rope, un locale di Roma che i giovani considerano “casa” più della stanza in affitto in cui vivono. Quella di Emma è mansione importante, com’è im- portante prevedere, prima degli altri, cosa possa piacere al pubblico. Molte saranno le Guest star a salire sul palco e a rendere le serate speciali.
Emma è l’amica “disperata” che tutti abbiamo, quella che non sappiamo come aiutare, quella che si merita molto di più, quella che ci invia “alcolici” messaggi vocali che spesso, molto spesso, non sap- piamo decifrare, eppure ascoltiamo sempre con il cuore in mano.
E se non avete un’amica Emma, vuol dire che Emma siete voi.
Il resto lo trovate qui.