Era da due anni che si vociferava l’apertura della prima Soho House in Italia e finalmente quest’autunno il progetto tanto atteso diventerà realtà nella Capitale, per poi lavorare ad una inaugurazione pure a Milano, di fronte alla Pinacoteca di Brera.
Ma facciamo un passo indietro: Soho House nasce a Londra nei primi anni ’90 è una catena esclusivissima di hotel, club e ristoranti pieni di opere d’arte a cui può accedere solo chi fa parte del club. La particolarità sta però nel fatto che col passare degli anni si sia fatto la fama di un luogo intimo per tutti coloro che lavorano nel mondo dell’arte, da artisti a giornalisti, fino a creativi. Alcuni definiscono la permanenza a Soho House come fare un viaggio nella casa 100% vintage della zia di 40 anni single e cool.
Per Soho House questa sarà la ottava apertura nel continente, per un totale di trentuno sedi al mondo: l’hotel infatti si trova già a Mykonos, Berlino, Istanbul, Barcellona (ce ne sono due), Amsterdam e Tel Aviv.
Ogni club è unico nel suo genere perché l’obiettivo è proprio quello di creare uno specchio della città: la location di Soho House 76 Dean Street ad esempio è in una antica casa a schiera di Westmister, mentre The West Hollywood Soho House offre una vista pazzesca su Los Angeles.
Per quanto riguarda la sede di Roma ci anticipano che “avrà camere e appartamenti per alloggi di lunga durata e consentirà una vista panoramica sulla città dal bar all’attico, dalla terrazza e dalla piscina”.
Perché proprio San Lorenzo? Sicuramente dopo le recentissime attività culturali che hanno preso il posto dell’ex Cinema Palazzo, il quartiere si è risvegliato (fu infatti distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale) acquisendo una veste del tutto nuova e vivace che ne ha fatto la meta perfetta per la movida romana.
E la nuova Soho House sembra calzare a pennello in questo ambiente: “Volevamo un luogo diverso dai circuiti turistici, dal centro: cerchiamo sempre l’anima creativa delle città così la prima Soho House italiana sarà nel distretto post industriale di San Lorenzo” – si legge da una intervista del 2019 del Corriere della Sera al fondatore Nick Jones.