Trilussa torna a far parlare di sé e stavolta non per le scorribande trasteverine: il poeta dialettale romano a cui è infatti intestata la Piazza è al centro di recentissimi studi che lo vedrebbero eccellere non soltanto nella letteratura.
Parte tutto nell’ormai lontano 2017 da LazioWiki.org, la Treccani della S.S. Lazio, quando arriva la foto “incriminata” risalente ai primi anni del ‘900 che ci fa interrogare su una sola cosa: l’atleta nella foto alla Casina dell’Uccelliera a Villa Borghese con la maglia della Lazio non è forse Trilussa?
Quello che è certo è che nella Lazio non giocò mai nessun Trilussa, mentre di Salustri (il poeta romano infatti si chiamava alla nascita Carlo Alberto Salustri) se ne è visto uno di sfuggita in panchina durante una partita dell’11 marzo 2012 Lazio-Bologna 1-3, che poi si è capito essere quel Vittorio Salustri che sfiorò lo scudetto giovanile.
E qui arriviamo al cuore della questione: lo stesso campionato fu frequentato da Sandro Ciotti negli anni 40-50 quando giocava nelle giovanili laziali e, essendo di casa, arrivò a sfornare le scarpe nuove del Federico Chiesa di una volta che ora piace tanto alle ragazzine, Buby Koenig, che si era legato a Trilussa già dal suo battesimo perché il poeta romano era stato scelto come suo padrino.
Il mistero si infittisce e gli indizi trovati meticolosamente da LazioWiki sembrano tutti condurci verso la carriera di podista di Trilussa: innanzitutto Trilussa, come un laziale doc, era massone e c’aveva diversi amici che frequentavano il giro della società.
È poi stata ritrovata una foto che ritrae la squadra della Lazio nel 1905 e c’è un ragazzo molto simile a Trilussa ai cui piedi si vede una maglia che pare quella della foto incriminata. Tra l’altro la foto fu scattata durante una gara miracolosa a cui prese parte pure un certo Febo, epiteto del dio Apollo, spesso citato nelle poesie di Trilussa, e in un’immagine d’epoca della camera si intravede una fotografia che sembra coincidere con quella del podista.
LazioWiki dà anche una diversa ipotesi: la foto misteriosa probabilmente apparteneva ad una campagna promozionale (poi fallita) per candidare Roma ad ospitare l’Olimpiade del 1908. E nella poesia «Li pensieri dell’arberi» Trilussa forse si riferiva nostalgicamente a quella Olimpiade mancata. Qualunque sia la verità, la storia è avvincente, soprattutto per come si vive il derby nella capitale, più che una partita una liturgia.
Photo credit: LazioWiki