“Il Tevere è un fiume pulito: se prendessimo solo il tratto di 56 km di scorrimento da Castel Giubileo alle foci (naturale di Ostia e artificiale di Fiumicino), il Tevere sarebbe il fiume più pulito del mondo, per l’attività di depurazione fatta in 15 anni da Acea. Sono stati fatti passi avanti giganteschi da questo punto di vista”.
Sembra assurdo ma lo ha detto il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale Erasmo D’Angelis durante il convegno ‘Progetto Roma sicura’. D’Angelis ha definito il Tevere “un fiume più sicuro, più pulito, da vivere”.
“Nel paese più ricco di acqua d’Europa che è l’Italia, Roma è la città più ricca di acqua del continente. Ha una rete idrografica di scorrimento molto estesa, quasi 700 km di piccole vie d’acqua tributarie del Tevere e dell’Aniene” ma “oggi questa rete non la vediamo più perché da 29 anni non c’è manutenzione. Con i fondi dell’ex ministero dell’Ambiente stiamo operando sugli 80 km più pericolosi”, “piccoli fossi e fossati tombati da rifiuti…c”è anche tanta maleducazione”, ha concluso De Angelis.