Roma ad agosto è una città esclusiva, per pochi. Ci sono romani che la vivono sempre, perché hanno i bnb e non hanno la colf che gli fa i check-in, o lavorano nel cinema. C’è chi invece la scopre per caso, e se ne innamora. Perché se da una parte Roma ad agosto istintivamente ti fa venire la FOMO (paura di essere tagliati fuori), poi razionalmente pensi “tagliati fuori da cosa?”.
Roma ad agosto è una città diversa, non è la città degli altri 11 mesi. Si dice che il problema di Roma siano i romani, e allora ad agosto Roma non ha problemi, perché i romani sono altrove: a Ostia, Fregene, Porto Ercole, in Sardegna, in Trentino, in Abruzzo, in Val d’Orcia, a Mykonos, a Ibiza, a Bali, a Riccione, in Salento, a New York, a Londra. Peraltro quasi tutti luoghi dell’ex Impero Romano, d’estate i romani vanno “a controlla’ le provincie”.
Roma ad agosto, se non fosse per il caldo, sarebbe la città perfetta. Non c’è traffico, è pieno di parcheggi, anche in Prati, a piazza Fiume e a viale Eritrea. C’è posto nei ristoranti, non ci sono macchine in seconda fila, i mezzi pubblici sono vuoti, è tutto più occidentale.
A Roma ad agosto ci metti un quarto d’ora per andare dall’EUR a Ponte Milvio, il Raccordo è libero, via Marmorata è libera, via Cilicia è libera, la vita è libera. Hai più tempo, c’è meno rumore, più armonia. Se durante il resto dell’anno Roma ti impigrisce, perché non ti va di farti un’ora e mezzo per berti un drink dall’altra parte della città, ad agosto è il contrario, proprio l’unicità di vivere la città così ti spinge a scoprirla.
Si, perché chi resta a Roma ad agosto non fa la vita che fa il resto dell’anno, perché sarà pure rimasto a Roma ma è pur sempre agosto. L’aria è più friccicarella, è tutto più elettrico, ci si vuole godere comunque l’estate. Chi resta esce tutte le sere, quasi per reazione violenta all’essere rimasti a Roma. I tavolini di bar e ristoranti sono pieni di gente vestita a festa, altro che il lungomare di Porto Rotondo.
Chi resta a Roma ad agosto spende quasi di più di chi parte, è weekend tutti i giorni. Anche perché chi lavora ad agosto, nella maggior parte dei casi, è come se stesse in ferie, perché tutti gli altri sono in ferie e i ritmi sono bassissimi.
C’è un’atmosfera di empatia generale, una complicità innata tra chi resta a Roma ad agosto, inconsciamente consapevoli di star condividendo qualcosa di unico. Ci si sente “pochi ma buoni”.
Il trend di questi ultimi anni infatti è di non farsi più solo il viaggione ad agosto, quando i prezzi sono più alti, la qualità più bassa e c’è fila anche nel rifugio di montagna a 2000 metri.
Il trend ormai è di viaggiare anche a giugno, luglio o settembre. E c’è una categoria che questo lusso lo vive da sempre, i Cristoforo Colombo di Roma ad agosto, precursori dei viaggi settembrini, custodi della città durante l’agosto romano. I veri padroni della capitale durante questo mese.
Quelli che se lo godono e lo fanno godere a chi parte, proteggendoli le case da allagamenti, perdite di gas, ladri, antifurti urlanti, chiavi perse: i portieri di condominio. Questo articolo è dedicato a loro.