“A settembre nel Quartiere Africano sperimenteremo nuovi cassonetti che si apriranno solamente con una tesserina magnetica data in uso ai residenti. Questi cassonetti, più capienti degli attuali, non potranno essere usati dagli esercenti, ma saranno riservati alle famiglie, che dovranno però rigorosamente rispettare la raccolta differenziata. Saranno evitati il rovistamento tra la spazzatura e la dispersione di odori e si potrà così calcolare la TARI sui rifiuti effettivamente prodotti. Più pulizia e più responsabilità per tutti”.
Con questo post, Cristina Michetelli, consigliera del II Municipio, ha annunciato il 26 giugno la sperimentazione che farà diventare il Quartiere Africano come il Trentino Alto Adige, almeno per quanto riguarda i rifiuti.
Tutto chiuso, tutto controllato, tutto tracciato. Cassonetti smart che dovrebbero essere installati in questi giorni, ad uso esclusivo dei residenti della zona, e non dei commercianti.
Se l’esperimento va bene potrà estendersi ad altre zone residenziali in cui non è effettuata la raccolta porta a porta. Che sia, insieme ad altre misure, la svolta per i rifiuti di Roma? Staremo a vedere.