“Siamo nella Perla delle Dolomiti” diceva uno spumeggiante Avvocato Covelli interpretato da De Sica in Vacanze di Natale 2000. Parlava naturalmente di Cortina, proverbialmente perla delle Dolomiti, buen retiro fisso di tutta la Roma bene e, in particolare, Roma Nord.
D’estate passeggiate, magnate, aperitivi e serate al piano bar, d’inverno sciate, magnate, aperitivi e serate al piano bar.
Tra qualche anno però gli sciatori pariolini potrebbero essere costretti a cambiare location preferita, perché l’ONU ha lanciato l’allarme dopo uno studio sui rischi climatici, sostenendo che tra 14 anni a Cortina potrebbe diventare impossibile sciare.
Tra quattordici anni e per ben trent’anni a Cortina non si potrà sciare secondo l’ONU, sia per l’assenza di neve che per la presenza di neve bagnata. Il tutto naturalmente collegato all’emergenza climatica, per l’innalzamento delle temperature e conseguente scioglimento dei ghiacciai.
A sostenerlo è un caso di studio presentato durante il rapporto “Stato dei servizi climatici 2022” dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) che fa riferimento alle Nazioni Unite.
L’ONU sostiene l’urgenza di interventi incisivi grazie all’energia rinnovabile, per frenare le emissioni e il surriscaldamento globale, e anche per avere un supporto energetico più sostenibile.
A Cortina sperano che qualcosa cambi: “Le variazioni climatiche si dimostrano sempre più imprevedibili ma parlare nel breve di un cambiamento tale da rendere ingestibile la neve mi pare un’esagerazione” – ha commentato Enrico Ghezze, proprietario degli impianti del Faloria e del Cristallo”. Staremo a vedere, intanto Roma Nord è in subbuglio per la notizia, nei circoli sportivi e negli aperitivi non si parla d’altro.
Photo credit: Dolomiti.org