Naturalmente, romanamente e meravigliosamente, arriviamo in ritardo. Appuntamento alle 17:50, arriviamo alle 18:25. Il motivo, oltre al nostro proverbiale essere ritardatari, è che ormai in centro a Roma manco in motorino trovi parcheggio, noi stavamo con una Panda del 2007, abbiamo avuto l’attitudine artistica della mostra per inventarcelo.
Prima di entrare alla mostra ci portano sul tetto del Palazzo delle Generali per vedere meglio il videomapping proiettato per l’occasione su Palazzo Venezia, perché noi siamo TRPost e voi no. Dopo il rooftop avevamo già visto così tanta bellezza che per noi la serata poteva finire lì.
E invece ci avviamo verso la mostra “Roma Silenziosa Bellezza”. Un aggettivo inedito per la bellezza di Roma e per Roma stessa, una città caotica, caciarona e incasinata. Proprio per questo ci incuriosisce parecchio.
Entriamo al Vittoriano, dal portone sul lato destro, guardando il Milite Ignoto. Ci eravamo stati solo una volta, quando ancora guidavamo il cinquantino, a vedere una mostra di Magritte. Non ce lo ricordavamo, già lo spazio ci sconvolge, enormi stanze di marmo, elegantissime e tenute perfettamente. Si ha la sensazione di entrare nella pancia del Vittoriano, bellissimo.
La mostra è gratuita e inclusa c’è anche un po’ di attività fisica, perché per raggiungere l’esposizione si devono fare una cosa come 200 scalini. L’Apple Watch ci segnalava un quasi infarto in atto.
Arrivati nello spazio dedicata alla mostra l’atmosfera è proprio quella del vernissage, dell’anteprima, del privilegio. Più che l’apertura di una mostra sembra un convegno di Confindustria, tutti super in tiro per l’appuntamento (socio)culturale del mese, le foto di Moreno Maggi sono la scenografia perfetta per un’atmosfera distesa, intima, chic.
Al taglio del nastro della mostra interviene l’AD di Webuild, azienda italiana leader mondiale nelle costruzioni e nell’ingegneria, Pietro Salini. “Dall’idea di questa mostra si possono progettare, per Roma, infrastrutture adeguate alle esigenze attuali, nel rispetto dell’eredità storica. Interventi che rendano la città con standard come le grandi capitali mondiali, dal turismo al commercio, dal decoro urbano ai trasporti”. Parole sante dottor Salini, se si candida sindaco la votiamo.
La serata continua con un’appassionata (anche da parte nostra) visita degli “accreditati” alla mostra. Perché le immagini di Roma vuota, deserta e silenziosa ti fanno sempre effetto. Un effetto strano, tra la speranza e l’agitazione, tra la riflessione e il pentimento.
La mostra è su due piani, pieni di foto stupende. C’è tutta Roma in quelle foto, da Roma Sud a Roma Nord. Viale Marconi, l’EUR, il quartiere ebraico, fontana di Trevi, Ponte Milvio. C’è solo Roma nelle foto, non c’è neanche una persona. Anche questo fa strano, perché normalmente sono zone che pullulano di gente, più c’è normalmente caos più le foto fanno impressione. Alcune foto sono a colori, altre in bianco e nero, forse ancora più forti perché cristallizzate nel tempo.
La visita continua in un’atmosfera istituzionale e poche, ci sono alpini, alti ranghi militari, ci sono politici, imprenditori, giornalisti famosi, tutti interessanti e interessati. Rapiti dalle foto in questo caleidoscopio condiviso di emozioni divergenti, con un sapore spettrale ma suggestivo, malinconico ma autentico, desolante ma incantevole.
Dulcis in fundo, una sala immersiva in cui tutti gli angoli sono occupati da proiezioni, da videoclip a effetti di luci, fino a bande rosse che si muovono in base alle persone presenti con un sistema laser interattivo, con musica di sottofondo. Da starci le ore.
Perché Roma è così, puoi trovare questi spazi, queste mostre, queste esperienze, anche per caso passeggiando per il centro. Una mostra gratuita dentro gli spazi pazzeschi di un’opera maestosa come il Vittoriano. Chiudiamo con una frase di Fellini, esposta nella mostra, che ci sta a pennello: “Che cos’è Roma? E’ un volto confortante, perché ti permette ogni tipo di speculazione in senso verticale. Roma è una città orizzontale, di acqua e di terra, sdraiata, ed è la piattaforma ideale per dei voli fantastici”.
La mostra “Roma Silenziosa Bellezza” organizzata da Webuild al Vittoriano è gratuita e visitabile fino al 28 febbraio. Vedete che dovete fa’.